Proseguimento di "tutte le attività, anche del campionato, ma nel rispetto della salute per tutti". Partite a porte chiuse? "Si va verso questo tipo di provvedimento". Il ministro italiano per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha anticipato che dovrebbe essere questo quanto deciso dal governo. In mattinata si era riunito il Consiglio di Lega che doveva esprimersi sul calendario del campionato, sconvolto dall'emergenza coronavirus. La maggioranza dei sì all'ipotesi del nuovo calendario non è ancora ufficiale, perché l'Inter continua a sostenere la necessità di recuperare Inter-Sampdoria prima della sfida con la Juventus. Già rinviate le gare di ritorno delle semifinali di Coppa Italia, quindi non scenderanno in campo né Juventus-Milan, né Napoli-Inter. Ora si valuta un recupero delle partite di campionato saltate la scorsa settimana, con l'ipotesi di anticipare Juventus-Inter a domenica visto che la data di lunedì, con l'obbligo di giocare a porte chiuse, non avrebbe più senso. Le partite potrebbero essere dunque spalmate solo tra sabato e domenica.
Il comitato scientifico voluto dal premier Giuseppe Conte ha proposto eventi sportivi a porte chiuse per 30 giorni e lo stop ad ogni tipo di manifestazione che non consenta di osservare la distanza di sicurezza richiesta e queste nuove norme andranno ad integrare il precedente decreto del primo marzo e saranno adottate in tutto il Paese.
Anche nel resto d'Europa le istituzioni sportive fanno i conti col rischio di contagio, facilitato dagli assembramenti di persone. Il ministro della Salute spagnolo ha consigliato le porte chiuse anche per Valencia-Atalanta di Champions League del 10 marzo e per Getafe-Inter di Europa League del 19 marzo. Nessuna indicazione, al momento, per Barcellona-Napoli del 18 e Siviglia-Roma del 12. Nel basket Valencia-Milano in Eurolega è una delle quattro partite che il Ministro della Sanità ha consigliato di far giocare a porte chiuse.
Intanto il presidente del Coni, Giovanni Malagò riguardo al rischio rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 ha affermato: "Ho un unico riferimento, che è il Cio. Parlo quotidianamente con Losanna, non c’è nessuna controindicazione da parte del Cio".
Davide Fifaco