Il governo italiano sta pensando a nuovi interventi per limitare i rincari energetici, come gli aumenti di luce e gas. Probabile un rinnovo del meccanismo delle aste per l'emissione di anidride carbonica, in modo da riuscire a ridurre direttamente i rincari piuttosto che il debito pubblico.
Si tratterebbe di una cifra di circa 4 miliardi che si aggiungono ai 3,8 già stanziati per far fronte ai super-rincari di luce e gas nel primo trimestre.
Il segretario del Pd, Enrico Letta, sui suoi canali social ha scritto: "Se lo compra insieme l'Europa riesce ad abbassare il costo del gas, se l'Italia e gli altri Paesi continueranno a farlo da soli non avranno potere contrattuale. Dobbiamo muoverci tutti congiuntamente, come fatto con i vaccini, o i costi per famiglie e imprese saranno insostenibili". Il segretario dem ha inoltre ribadito che "da subito però chiediamo al Governo un intervento strutturale sulla parte fiscale del costo dell'energia. C'è stato già un intervento da quasi quattro miliardi di euro per contenere il caro bollette per le imprese energivore e per le famiglie, ma il peso del fisco sulla bolletta energetica è elevatissimo e se non lo tagliamo strutturalmente il costo del non intervento sarà maggiore perché non ci sono segnali di una frenata degli aumenti e questo peserà sempre di più sul costo dei prodotti", conclude Letta.
Negli scorsi giorni il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, aveva incontrato Confindustria per un confronto sul caro energia ed aveva sottolineato che "la situazione è drammatica e richiede interventi urgenti e strutturali di politica industriale". I vertici dell'organizzazione hanno parlato di un incontro positivo ed auspicano "un atto di coraggio per superare la logica degli interventi spot. Serve agire in fretta come hanno fatto Francia e Germania" hanno evidenziato.
Davide Fifaco