L'ipotesi al vaglio del Governo italiano è quella di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio, esattamente un anno dalla prima messa in campo della misura a seguito dello scoppio della pandemia. Un mese in più rispetto alle prime ipotesi circolate negli ultimi tempi.
L'attuale termine della condizione di emergenza è quello del 15 ottobre, ma il perdurare della pandemia consiglierebbe di allungarne i tempi. Il Comitato tecnico scientifico, dopo aver considerato l’andamento del contagio in Italia e nei Paesi vicini, dalla Francia alla Spagna alla Gran Bretagna, ha comunicato questa proposta, valutata positivamente nel corso della riunione tra il premier Giuseppe Conte ed i capi delegazione di maggioranza, seguita al Consiglio dei ministri. La decisione finale dell’esecutivo dovrebbe arrivare la prossima settimana; poi la richiesta andrà in Parlamento.
Ricordiamo che lo stato di emergenza permette al governo di agire in deroga su numerosi aspetti della vita pubblica, grazie all’emanazione dei Dpcm, ovvero i decreti della presidenza del Consiglio dei ministri, ed alle ordinanze del ministro per la Salute. I decreti del presidente del Consiglio non possono essere emanati se non in stato di emergenza. Inoltre, tale provvedimento consente, sia ai dipendenti pubblici sia a quelli privati, di ricorrere allo smart working, di prendere provvedimenti in grado di restringere l’ingresso nel Paese da parte di cittadini di altri Stati ed alle Regioni di poter continuare a firmare ordinanze.
Nella stessa riunione è stata sottolineata anche la necessità di spingere sulla diffusione e la promozione di Immuni, l'applicazione per la gestione del tracciamento dei contagi. Da qui l’idea di una sorta di ‘maratona tv’, proposta dal ministro della Giustizia e capodelegazione M5S Alfonso Bonafede, per convincere e spingere gli italiani a scaricare l’applicazione.
Davide Fifaco