Decisa stretta dell'Inps sul reddito di cittadinanza. L'ente di previdenza sociale ha intensificato i controlli prima dell'emissione del reddito; in una nota si legge che la decisione è stata presa a seguito dell'evoluzione applicativa della misura, nell'ottica di prevenire ed individuare i comportamenti opportunistici e fraudolenti.
Per questo motivo il sistema dei controlli è stato progressivamente rafforzato, con l'obiettivo di accertare la veridicità delle dichiarazioni rese, verificando preventivamente le informazioni in possesso dell'Inps e di altre amministrazioni pubbliche, ed anticipando i controlli per prevenire le truffe.
La nuova metodologia applicata dall'Inps ha permesso di individuare, su circa 1.290.000 domande pervenute, nei primi dieci mesi del 2022, oltre 290.000 a rischio: 240.000, rientranti negli scenari relativi alla mancanza del requisito della residenza in Italia e a false o omesse dichiarazioni relativamente alla posizione lavorativa dei componenti il nucleo familiare, sono state respinte in automatico, prima che la prestazione potesse essere indebitamente percepita; 50.000, invece, sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli.
Inoltre, incrociando le dichiarazioni presenti nelle domande per il reddito di cittadinanza e nelle relative Dichiarazioni Sostitutive Uniche con i dati e le informazioni presenti nei propri archivi, l'Inps ha individuato gli scenari di rischio potenziale e ciò ha consentito di intercettare le carenze di uno o più requisiti nelle documentazioni dei richiedenti o dei nuclei familiari ed anche di altre situazioni potenzialmente incompatibili, in modo da ricorrere ai conseguenti provvedimenti di rifiuto, anticipando la verifica al momento della presentazione della domanda.
Davide Fifaco