“Ci sarà almeno una nave italiana per dodici mesi e valutiamo anche l'invio di assetti aerei con compiti di sorveglianza e raccolta dati”.
Anche l’Italia sarà coinvolta nel contrasto agli attacchi degli Houthi, che hanno provocato il sostanziale blocco del canale di Suez nelle ultime settimane.
Lo ha confermato il ministro della Difesa Guido Crosetto intervenendo nel corso della riunione delle commissioni difesa di Camera e Senato: quelli in corso nel mar Rosso, ha detto Crosetto, sono dei “veri e propri attacchi di natura militare”, che minacciano i commerci marittimi e anche la stabilità economica internazionale, incidendo sul costo delle materie prime.
Crosetto ha confermato l’impegno diretto dell’Italia nella nuova missione europea Aspides: “Ci sarà – ha detto - almeno una nave italiana per dodici mesi e valutiamo anche l'invio di assetti aerei con compiti di sorveglianza e raccolta dati”. “Abbiamo inviato – ha spiegato - con immediatezza la fregata multimissione Fasano, oggi sostituita con la nave Martinengo. Al contempo, in sinergia con gli Esteri, - ha aggiunto - abbiamo stimolato e supportato diverse iniziative internazionali”.
Lo stesso Crosetto ha poi fatto il punto sulla situazione nel mar Rosso, dove negli ultimi due mesi ci sono stati oltre 30 attacchi degli Houthi, rivolti, contrariamente a quanto dichiarato dai ribelli yemeniti, contro tutte le navi occidentali e non solo quelle con merci destinate a Israele. Nessun attacco, invece, ha aggiunto Crosetto, si è verificato contro navi russe o cinesi, “un'eccezione che non è casuale", ha sottolineato.
Alessandro Martegani