C’è già chi parla di una sorta di test per il paese, in vista dell’estate e di un'auspicabile ripresa delle attività economiche, sta di fatto che da oggi tre quarti della penisola sono passati in zona gialla, con la possibilità di riaprire quasi tutte le attività sia pur con restrizioni importanti.
In arancione, zona in cui è preclusa la mobilità fra comuni e dove rimangono chiusi fra le altre attività bar e ristoranti, rimangono Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e valle d’Aosta; l’unica regione in rosso è la Sardegna, che aveva passato settimane addirittura in bianco prima di una riresa dei contagi.
Era una data attesa, ma che non ha soddisfatto pienamente, soprattutto bar e ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie che per ora, pur potendo riprendere a fare servizio al tavolo, devono accontentarsi farlo all’aperto: non tutti hanno spazi all’esterno, e l’attività sarà comunque condizionata dal tempo, e dal mantenimento del coprifuoco. C’è però la possibilità di tenere aperto anche a cena, dopo sei mesi di chiusure la sera, ma chiudendo alle 22:00, quando scatta il contestatissimo coprifuoco. A riguardo una circolare del Viminale ha ribadito che anche il rientro a casa deve avvenire entro le 22.
É consentita fino al 15 giugno una sola visita al giorno a parenti e amici, ospitando non più di quattro adulti più i figli minorenni.
L’altra novità è la riapertura dei musei, e, sia pur a presenze contingentate e rispetto delle distanze, sarà possibile assistere agli spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema, e in altri locali o spazi all'aperto.
Ritorna anche la possibilità di fare sport di squadra e di contatto all’aperto, mentre per la riapertura delle piscine all'aperto bisognerà attendere il 15 maggio, per le palestre il primo giugno.
Maggiore anche la presenza nelle scuole: lezioni al 100 per 100 nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie, mentre per le superiori la percentuale minima di studenti in presenza è del 70 per cento.
Le forze dell’ordine hanno annunciato una stretta sui controlli per assicurare che le regole vengano rispettate e non si perda il controllo della situazione. Già nel fine settimane parchi, lungomare e piazze sono state molto affollate, spingendo alcuni amministratori a ricorrere alla possibilità di chiudere gli spazi per impedire gli assembramenti. Preoccupazione anche per l’affollamento su mezzi pubblici, già evidente delle grandi città come Milano.
Regole pressoché invariate nelle aree rosse e arancioni, anche se ci sono novità sugli spostamenti: dopo un blocco che durava da Natale, sono sempre consentiti in entrata e in uscita dal territori gialli per qualsiasi motivo, turismo compreso, ma anche da e verso le aree arancioni o rosse, possono entrare e uscire tutti coloro che saranno muniti delle “certificazioni verdi Covid 19” di avvenuta vaccinazione o di guarigione, valide 6 mesi, o dell'esito di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti.
Alessandro Martegani