Con le sale chiuse a causa della pandemia il mondo del cinema ha cercato di reinventarsi e correre ai ripari per limitare il più possibile le perdite. Una delle modalità è stata quella di far uscire i film direttamente sui servizi on demand. Un colosso come la Disney ha scelto di rilasciare i propri film direttamente sulla propria piattaforma a pagamento. I riscontri, secondo quanto affermato dagli stessi dirigenti della casa di Topolino sono stati positivi. Rimane però l'amarezza, per le case cinematografiche ma anche per il pubblico, di non poter godere dei film sui megaschermi delle sale, che, ovviamente, registrano terribili perdite, mettendo tutto questo settore con le spalle al muro. Per ora tantissimi film per cui si prevedevano pienoni sono stati rinviati al 2021; si parla di titoli molto attesi, come i seguiti di Avatar, Top Gun, Matrix, Mission Impossible o il nuovo film di 007 od ancora il remake di un film di culto della fantascienza come Dune.
In Italia il mondo del cinema nel 2020 ha visto un calo al botteghino dell'85% e di cinquanta milioni di presenze nelle sale.
Dopo il lockdown, le sale avevano riaperto il 15 giugno, in piena stagione estiva, quando la programmazione si dirada e solitamente molti cinema chiudono per ferie. Ma con l'arrivo dell'autunno ed il ritorno delle grandi uscite è arrivato anche il nuovo Dpcm, che di fatto ha nuovamente bloccato tutto.
Le linee guida per la riapertura a giugno imponevano standard di sicurezza molto elevati: ingressi e uscite da percorsi diversi, biglietti online per limitare le file al botteghino, posti ben distanziati e un'igienizzazione continua. Gli esercenti, secondo le parole del Presidente Sezione Distributori Cinematografici, Luigi Lonigro, si sono attivati per adeguare le loro sale ai protocolli sanitari, tanto da rendere i cinema un luogo pubblico fra i più sicuri in assoluto, tanto che non si sono mai registrati focolai nei cinema, ma, nonostante ciò, il governo ha optato per la chiusura.
Davide Fifaco