Il consiglio federale della Lega ha dato pieno mandato al segretario Matteo Salvini ed ha individuato le priorità che il nuovo esecutivo dovrà affrontare quanto prima: il caro bollette, la flat tax, il superamento della legge Fornero e la sicurezza.
Proprio quest'ultimo è il tema "più caro" a Salvini, il qui obiettivo primarie rimane quello di "difendere i confini". Per la prima volta però il segretario leghista ha anche aperto la porta ad un eventuale "passo di lato" nella sua corsa per il Viminale, aprendo ad opzioni diverse, pronunciando le parole: "Farò quello che serve al Paese". Salvini ha inoltre ricordato che alle Lega dovrebbero andare anche il dicastero delle Riforme e autonomia, quello dell'Agricoltura e quello delle Infrastrutture.
Per il ruolo di vicepremier spunta la candidatura dell'attuale ministro allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ma rimane anche l'ipotesi Salvini, nel caso saltasse la nomina al Viminale. Per la presidenza di Palazzo Madama, si pensa a Roberto Calderoli, mentre Fratelli d'Italia insiste per Ignazio La Russa.
Come vicepremier Berlusconi punta su Antonio Tajani. In alternativa Anna Maria Bernini, Alessandro Cattaneo o Licia Ronzulli. Il nome di Tajani circola anche per la Farnesina, ma se la gioca anche Elisabetta Belloni, già in corsa per la Presidenza della Repubblica prima della rielezione di Sergio Mattarella.
Giorgia Meloni ha commentato le novità provenienti dalla Lega con le parole: "Salvini conferma l'atteggiamento che tutto il centrodestra sta avendo dall'inizio di questa avventura, con l'obiettivo di dare un governo che possa offrire le risposte migliori al Paese".
La leader di Fratelli d'Italia, rispondendo, in particolare, ad una domanda sulle parole di Matteo Salvini che lascerebbero intendere un possibile passo indietro per quanto riguarda il Viminale, ha affermato: "Sui tempi non dovete chiedere a me ma al presidente della Repubblica".
Davide Fifaco