Giuseppe Conte è il nome che Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno indicato al Quirinale come guida del governo M5S-Lega. “Sarà un premier politico”, hanno dichiarato entrambi, lanciando un messaggio all'Europa ed ai mercati. “Il governo metterà al centro gli interessi degli italiani”, ha voluto precisare Salvini, aggiungendo che il nuovo esecutivo porterà speranza e futuro. Ha inoltre avvisato l'Europa, che ora dovrà cambiare prospettiva. Tema ripreso anche da Di Maio, che ha dichiarato che "a chi critica dall'estero dico almeno prima di farci partire". I due leader difendono poi la scelta di Conte affermando che non si tratta di un tecnico, ma di un politico.
Entusiasmo per gli altri leader populisti: da Marine Le Pen a Steve Bannon, l'ideologo di Trump che, secondo Bloomberg, la prossima settimana sarà in Italia e vedrà Salvini.
Intanto questa mattina saranno convocati al Quirinale i presidenti delle Camere, Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, che saranno sentiti più per doveri istituzionali che politici, visto che in precedenza avevano svolto un doppio mandato esplorativo. Per sapere invece chi sarà la persona che riceverà l'incarico di guidare il governo bisognerà aspettare probabilmente mercoledì o forse giovedì, anche se ovviamente tutti ormai si aspettano Conte.
Inizia anche il toto-ministri; per Salvini e Di Maio dovrebbe prefigurarsi rispettivamente il ruolo di Ministro dell'Interno e quello dello Sviluppo economico. Tra i nodi irrisolti, quello del ministero dell'Economia. Il nome sul quale M5S e Lega avrebbero trovato una convergenza è quello dell'ex ministro del governo Ciampi, Paolo Savona, gradito sia alla Lega che al Movimento. Un nome che però provoca perplessità al Colle, per le sue posizioni antieuro. Il resto della squadra prende via via forma con l'assegnazione, ormai quasi certa, del ministero della Difesa al M5S. Ancora in bilico il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, soprattutto dopo le frizioni tra M5S e Lega sul progetto della Tav Torino-Lione.