Un appello a rispettare le regole di prevenzione e a non far calare l’attenzione sulla pandemia è giunto anche dal Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, nel corso della tradizionale cerimonia del Ventaglio, che viene regalato al Capo dello Stato e ai presidenti di Camera e Senato a fine luglio, in vista della pausa estiva.
Mattarella, pur sottolineando i risultati ottenuti e l’impegno del paese nel combattere il virus, ha ricordato come ci sia “la tendenza a dimenticare e a rimuovere esperienze sgradevoli”, a cedere alla tentazione di pensare che il problema sia superato, ma non bisogna, ha ammonito, dimenticare che il virus è ancora attivo.
“Non possiamo, e non dobbiamo, - ha detto -dimenticare quel che è avvenuto, le settimane in cui morivano, quotidianamente, centinaia di nostri concittadini. Per rispetto di quei morti. Per rispetto di chi si è prodigato a curarli, conducendone tanti alla guarigione. Per rispetto dei sacrifici affrontati dai nostri concittadini con comportamenti apprezzati in tutto il mondo, che oggi ci permettono di guardare con maggiore fiducia rispetto al pericolo del virus”.
“Altrove - ha aggiunto - il rifiuto o l’impossibilità di quei comportamenti ha provocato e sta provocando drammatiche conseguenze”.
Pur non citando direttamente le polemiche sulla proroga dello stato di emergenza e delle proteste per le regole che incidono sulla vita di tutti i giorni, il Capo dello Stato ha sottolineato come “talvolta venga evocato il tema della violazione delle regole di cautela sanitaria come espressione di libertà, ma occorre tener conto anche del dovere di equilibrio con il valore della vita, - ha spiegato - evitando di confondere la libertà con il diritto far ammalare altri. Imparare a convivere con il virus finché non vi sarà un vaccino risolutivo, non vuol dire comportarsi come se il virus fosse scomparso”.
Mattarella ha anche elogiato il comportamento della stampa italiana che, ha detto, “nonostante le obiettive difficoltà vissute dal settore e dai singoli giornalisti, ha dato prova di esser stata al servizio dell'interesse generale e dei cittadini: un'opportunità forse inattesa che rilancia il ruolo del giornalismo, opposto alle fabbriche della cattiva informazione, delle fake news. L'informazione professionale e di qualità – ha affermato - è stata riconosciuta dai cittadini”.
E la pandemia, ha concluso è stata anche un ‘occasione per comprendere il valore dello stare insieme, sia a livello personale, sia in Europa. “Nessuno avrebbe potuto affrontare e vincere da solo questa sfida – ha spiegato -: abbiamo assistito a un inimmaginabile cambio di paradigma politico e istituzionale dell’Unione europea, l’Italia ha trovato condivisione e solidarietà da altri Paesi”. “È importante - ha aggiunto - che l’Europa aperta non si richiuda in una visione miope che consideri solo gli effetti più contingenti della crisi, ma che al contrario guardi al futuro, fuori da veti o da difese di corto respiro”.
Alessandro Martegani
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