All'indomani del vertice sulla Tav, da Palazzo Chigi arrivano notizie di criticità e di necessità di "interlocuzione con gli altri soggetti partecipi del progetto, al fine di verificare la perdurante convenienza dell'opera". Non c'è quindi l'intesa tra Lega e 5 Stelle, saranno necessari almeno altri due giorni per arrivare ad una decisione.
Saranno quindi necessari ulteriori incontri sulla questione della Tav, non essendoci un accordo finale.
Dopo il vertice del governo, durato cinque ore, si è convenuto che l'analisi costi-benefici sin qui acquisita, va approfondita sul criterio di ripartizione dei finanziamenti del progetto tra Italia, Francia ed Unione Europea, visto che le precedenti analisi erano state effettuate diversi anni fa ed ora ci sono stime più aggiornate dei volumi di traffico su rotaia e dei cambi modali che ne possono derivare. Il leader del Movimento 5 Stelle e vicepremier, Luigi Di Maio, ha escluso una crisi di governo, ma ha definito "infruttuoso" il confronto; rimane lo stallo tra il Movimento e la Lega ed ora si pensa ad un approfondimento giuridico sui bandi di Telt, l'azienda incaricata a realizzare la sezione transfrontaliera fella futura linea Torino-Lione e ad un confronto con la Francia, con possibile vertice bilaterale, sui criteri di finanziamento dell'opera. Sia Di Maio che Salvini hanno lasciato Palazzo Chigi scuri in volto, mentre il premier Conte ha promesso una decisione entro venerdì, visto che lunedì prossimo il consiglio di amministrazione di Telt dovrà dare il via libera ai bandi. La Commissione UE ha ricordato che in ballo ci sono 800 milioni di euro che, in caso di mancato avvio delle gare, l'Italia potrebbe perdere.
In Aula al Senato intanto è partito l'esame delle mozioni sulla Tav; quattro i documenti presentati, una unitaria di Lega e 5 Stelle che impegna il Governo "ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia", le altre tre da parte delle opposizioni, firmate da Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Davide Fifaco