Secondo il giornale spagnolo Abc, Nicolás Maduro, l'attuale presidente del Venezuela, allora ministro degli Esteri di Chavez, nel 2010 avrebbe fornito una valigetta con 3,5 milioni di euro al consolato venezuelano a Milano indirizzati a Gianroberto Casaleggio per finanziare segretamente il movimento fondato nel 2009 da Beppe Grillo. Il quotidiano iberico ha citato e pubblicato la foto di un documento classificato dell'intelligence venezuelana; l'ipotesi è che il console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino, fece da intermediario per la transazione finale a Casaleggio, che avvenne in contanti. Il documento indica il cofondatore e ideologo del Movimento Cinquestelle, morto nel 2016, come "promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista nella Repubblica italiana". Abc rivela inoltre di avere contattato i diretti interessati alla vicenda, compresi l'attuale leader dell'M5S, Vito Crimi, il suo ex capo politico, Luigi Di Maio, il console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino e lo stesso Beppe Grillo, ma che "nessuno di loro ha risposto alle domande".
A controbattere a queste accuse, con un post sul blog dei 5 Stelle, è stato Davide Casaleggio, che ha scritto "il Movimento 5 stelle è sempre stato finanziato in modo trasparente e siamo gli unici ad aver reso pubblici tutti i bilanci, anche di dettaglio, prima ancora che fosse la legge a richiederlo. Il Movimento 5 Stelle non ha mai ricevuto finanziamenti occulti. Il Governo attuale venezuelano ha smentito la fake news. Mio padre non è mai andato in Venezuela". Anche il capo politico dei 5 Stelle, Vito Crimi, ha commentato la vicenda in una nota: "Quella dei presunti finanziamenti del Venezuela al Movimento 5 Stelle è una fake news semplicemente ridicola e fantasiosa. Per il resto, valuteremo se adire alle vie legali. Certamente non ci lasciamo distrarre da certe sparate o intimidire". Queste le parole di Crimi. Anche l'ambasciata del Venezuela a Roma ha smentito il presunto finanziamento, tacciando l'informazione come falsa ed assurda ed annunciando che agirà per le vie legali.

Davide Fifaco

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO