Il disegno di legge proposto da Roberto Menia, senatore di Fratelli d'Italia, titola: "Modifica dell'articolo 1 del Codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica ad ogni essere umano". Codice che prevede che la capacità giuridica si acquisisce al momento della nascita; dopo Forza Italia e Lega arriva quindi l'ennesima proposta in materia e di fatto tutti i gruppi della maggioranza hanno presentato un disegno di legge riguardante in qualche modo l'aborto.
In ottobre Forza Italia aveva depositato una proposta a prima firma di Maurizio Gasparri che prevede il "riconoscimento della capacità giuridica del concepito". Un altro testo, presentato dal capogruppo della Lega Massimiliano Romeo all'articolo 3 prevede, tra l'altro, che "il concepito è riconosciuto quale componente del nucleo familiare a tutti gli effetti". Inoltre, oltre a ciò, Isabella Rauti di Fratelli d'Italia, ha proposto l'istituzione, il 25 marzo, della "Giornata del nascituro".
L'opposizione non ci sta e contrattacca. Cecilia D'Elia, senatrice del Partito democratico e portavoce nazionale della conferenza delle democratiche, afferma che il disegno di legge Menia è "una mostruosità giuridica" ed aggiunge che "il testo presentato è totalmente incompatibile con il principio di autodeterminazione ed è un chiaro tentativo di mettere in discussione proprio la legge 194, ma non ci riusciranno". La compagna di partito di D'Elia in senato, Valeria Valente sottolinea che "dopo il ddl Gasparri arriva il ddl Menia per riconoscere la capacità giuridica del concepito. Evidentemente Fratelli d'Italia non voleva sentirsi da meno rispetto a Forza Italia, nell'attacco alle libertà e ai diritti delle donne di disporre del proprio corpo e di autodeterminarsi". L’obiettivo evidenzia ancora la presidente dei senatori Dem, Simona Malpezzi, è "cancellare il diritto della donna di autodeterminarsi nella scelta di diventare madre o meno".
Davide Fifaco