Sembrerebbe quindi, sia passata la linea dura: dal 24 dicembre al 6 gennaio l'Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e zona arancione nei giorni lavorativi.
L'orientamento che emerge è questo, a quanto si apprende da fonti di governo, dal vertice del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza e il ministro Boccia. In serata ci sarà il confronto con le regioni e non è dato sapere, per ora se ci saranno concessioni o meno.
Mentre è attesa l'ufficializzazione della stretta anti-Covid per le festività, è però già partito il "grande esodo" degli italiani. I treni sono sold out, in particolare verso Sud. Tutti esauriti per oggi i biglietti delle Frecce Milano-Napoli e per sabato e domenica sono rimasti pochissimi posti. Come noto i treni viaggiano al 50% della capienza per le norme di contenimento anti-Covid ed i convogli sono attualmente il 30% rispetto a quelli che viaggiavano prima della pandemia. Particolarmente frequentate le tratte che portano agli aeroporti.
Intanto la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha criticato il governo, affermando che "è incomprensibile che gli italiani non sappiano come comportarsi. Regole anche ferree, ma certe, perché è inimmaginabile che ci si trovi all'ultimo momento di fronte al fatto di non potere portare un augurio ad un genitore anziano, solo e magari anche malato. A 10 mesi dall'inizio della pandemia, troppi sono i ritardi, le indeterminatezze e le disomogeneità nella riorganizzazione sanitaria". La Casellati chiede una voce ufficiale del Governo che eviti il disorientamento e la confusione nell'opinione pubblica, comunicando i report del Comitato tecnico scientifico.
Inoltre, rimangono da chiarire i nodi tra Italia Viva ed il premier Conte. Renzi ha escluso di pensare a rimpasti o poltrone, ma di volere idee e contenuti, in particolare sul Recovery Fund, ed ha aggiunto che i suoi ministri "sono pronti a dimettersi domani, se serve".
Davide Fifaco