Il primo Dpcm firmato dal premier italiano Mario Draghi contenente le norme anti-Covid si scosta poco dalle precedenti regole proposte dal governo Conte bis.
Una piccola novità riguarda gli spostamenti internazionali, si amplia infatti il novero dei Paesi interessati dalle sperimentazioni dei voli "Covid tested"; ad esempio a chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l'ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.
Non cambiano invece le regole vigenti tra Italia e Slovenia: per accedere nel vicino Friuli-Venezia Giulia i cittadini sloveni dovranno presentare un test molecolare o antigenico per mezzo di tampone con risultato negativo, eseguito da non più di 48 ore, nel caso di controlli nel territorio nazionale.
Nel presentare il Dpcm il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha spiegato che "il principio guida del nuovo regolamento, adottato dopo confronto ampio con Parlamento e Regioni, è la tutela della salute come questione fondamentale e faro, linea guida essenziale. Per ricostruire il Paese, per lo sviluppo del Paese, bisogna vincere la pandemia".
Preoccupano le varianti, non solo quella inglese, ma anche la sudafricana e la sudamericana, che si sono dimostrate capaci di penetrare anche nelle fasce giovanili. L'impianto del nuovo regolamento punta alla conservazione delle misure essenziali che sono vigenti, tra le quali la suddivisione a colori dei territori in modo da dare risposte più idonee ad ogni segmento del Paese.
Speranza ha inoltre spiegato che è necessario dare ristori economici alle persone costrette ad interrompere le proprie attività, ma questi sacrifici sono indispensabili.
Per contrastare le varianti si è deciso, inoltre, che nelle aree rosse le scuole di ogni ordine e grado ricorreranno alla didattica a distanza, così come nelle aree dove il tasso di incidenza risultasse pari o superiore a 250 contagi ogni centomila abitanti.
La ministro Mariastella Gelmini non ha mancato, nel suo intervento iniziale, di rimarcare quello che dal suo punto di vista è un cambio di passo dell'attuale governo rispetto al precedente. La ministra per gli Affari regionali ha spiegato che è stata concordata una proposta con le Regioni per un tavolo tecnico in cui si valuteranno 21 parametri per bilanciare i criteri e valutare eventuali modifiche in corsa. La Gelmini ha aggiunto che è stata accolta la proposta di partire, con le misure restrittive, dal lunedì.
Davide Fifaco