Continuano con il conta gocce gli sbarchi per ragioni mediche dall'nave dell'Ong Open Arms alla fonda davanti al porto di Lampedusa, dopo che i ministri Toninelli e Trenta non hanno firmato il divieto di ingresso e il Tar del Lazio ha accolto il ricorso dell'associazione sospendendolo di fatto.
Per attraccare, però, manca l'autorizzazione del ministro dell'Interno Matteo Salvini che in queste ore è anche stato attaccato sul tema dal premier Giuseppe Conte che in una lunga lettera aperta lo accusa, tra le altre cose, di "sleale collaborazione" sul caso Open Arms, dicendo che l'unico modo di risolvere il problema migratorio è sul fronte europeo, dove si deve affermare un meccanismo condiviso. Salvini ha risposto ribadendo che per lui la difesa dei confini non è un'ossessione ma una vera e propria "missione", non retrocedendo, quindi, dalla sua posizione.
Uno scontro politico che rischia di acuirsi vista la situazione sempre più tragica della guerra in Libia da dove probabilmente un numero crescente di migranti cercherà di andare via nelle prossime settimane. Per quanto riguarda la quarantina di naufraghi presenti sull'Open Arms le condizioni igienico sanitarie riscontrate da personale militare e sanitario sono sempre più precarie.
Il governo spagnolo in queste ore si è detto pronto ad accogliere alcuni dei migranti, a condizione che venga raggiunto un accordo di ridistribuzione tra i paesi europei.