Angelo Borrelli, capo della Protezione civile italiana, ha parzialmente ritrattato le dichiarazioni di questa mattina, quando aveva affermato che probabilmente la chiusura totale si sarebbe prolungata fino al 1 Maggio. Successivamente ha chiarito che l'unica certezza, per ora, è il termine del 13 aprile, come annunciato dal presidente del Consiglio. Ogni altra decisione sulle misure restrittive e sull'eventuale “fase 2” spetterà al governo che, come sempre, si avvarrà delle indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Ora rimane necessario mantenere “comportamenti rigorosissimi”, l'inizio della nuova fase dipenderà dai dati e dall'analisi degli scienziati.
Borelli ha inoltre aggiunto che probabilmente in futuro sarà necessario ripensare al modello organizzativo, perché ci vuole una regia unitaria, forte, condivisa e coesa.
Intanto i nuovi dati da poco divulgati parlano di 2.339 nuovi contagi da coronavirus, per un totale di 85.388 attualmente positivi. Il numero dei tamponi effettuati finora è di 619.849. I morti sono saliti a 14.681, con un incremento di 766 decessi rispetto al giorno prima. In terapia intensiva ci sono 4.053 pazienti. Aumentano i guariti, che sono ora 19.758 (+1.480).
Altri quattro medici si aggiungono alla lista dei camici bianchi deceduti per l'epidemia di Covid-19, il bilancio sale a 77 vittime.
Inoltre è giunta notizia che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) potrebbe rivedere le sue raccomandazioni sull'uso delle mascherine alla luce dei risultati di un nuovo studio dell'MIT, secondo cui le goccioline emesse con un colpo di tosse o uno starnuto possono 'viaggiare' nell'aria per distanze ben più ampie di quanto si pensi: lo ha spiegato l'infettivologo David Heymann, presidente di un gruppo di consulenti dell'Oms che valuterà se - per rallentare la diffusione del virus - è necessario che un maggior numero di persone indossino le mascherine".
Davide Fifaco