Il governo italiano ha recepito la raccomandazione che due giorni fa il Consiglio europeo ha rivolto a tutti gli stati membri di facilitare la mobilità dei cittadini dell’Unione, permettendo il passaggio dei confini solo con il Green pass, senza bisogno di esibire test negativi o di rispettare quarantene.
Per questo l’Italia si è dovuta adeguare e dal primo febbraio eliminerà l’obbligo per i cittadini e i residenti nell’Unione europea che varcano le sue frontiere anche se in possesso del certificato verde di presentare un test negativo al Covid anche se vaccinati o guariti da meno di 180 giorni. Si passa, così, un approccio individuale, che si basa solo sullo status del viaggiatore e non più sulla provenienza geografica, anche se raccomandazioni resteranno in vigore per i viaggiatori sulla base della mappa che settimanalmente il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie continuerà a redigere mettendo in risalto le regioni considerate focolai nelle quali saranno sconsigliati i “viaggi non essenziali”.
L’Italia torna, quindi, sui suoi passi anche dopo le lamentele da parte del settore turistico, soprattutto degli operatori delle località sciistiche, che in questo mese hanno risentito dell’assenza di ospiti stranieri, scoraggiati molti da questo tipo di limitazioni.
Libero movimento anche per coloro che vivono a ridosso del confine tra Italia e Slovenia, che da febbraio anche se supereranno i 60 km attualmente concessi non avranno bisogno di sottoporsi a tampone rapido o PCR se in possesso di un Green pass valido.
Barbara Costamagna