È stata una caccia durata una settimana, seguendo le orme e le tracce lasciate da Jj4, ma alla fine gli uomini della provincia di Trento sono riusciti a catturare l’orsa responsabile della morte di un giovane di 28 anni, trovato senza vita in un bosco di Caldes, in Val di Sole, dove era andato a correre lo scorso 5 aprile.
L’orsa, già responsabile di un attacco lo scorso anno, è stata seguita per una settimana da due squadre del Corpo Forestale, anche grazie alle tracce lasciate sulla neve caduta in questi giorni, e dopo un paio di tentativi andati a vuoto è entrata ieri sera, verso le 11:00, assieme a due cuccioli, nella trappola a tubo, collocata a pochi chilometri dal luogo dell'aggressione.
La forestale è intervenuta immediatamente, l’ha sedata e ha liberato i cuccioli, già autonomi, e l’ha portata in un recinto al Casteller.
Le fasi dell’inseguimento e della cattura solo state raccontate dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha anche confermato la volontà di abbattere l’orsa, considerata pericolosa, nonostante i ricorsi al Tar di Trento delle organizzazioni animaliste contro l’ordinanza di abbattimento: “Avremmo voluto dare questa notizia nel 2020, - ha spiegato - quando la Provincia emise due ordinanze per abbattimento e cattura dell’orsa, ma non l’abbiamo potuto fare. Oggi quindi c’è soddisfazione, ma anche amarezza e tristezza per quanto accaduto. Questo non può non contare nelle emozioni dei trentini”. “L’orsa Jj4 è al Casteller. Abbiamo consegnato al Tar la documentazione richiesta e ’auspicio è che il Tar possa anticipare la decisione e, in caso di giudizio positivo, procederemo all’abbattimento”.
A conferma dell’aggressività dell’animale, gli esperti della Provincia hanno anche sottolineato che Jj4 aveva anche distrutto le fototrappole collocate nella zona, ma le associazioni animaliste non si arrendono, e attendono la decisione del Tar di Trento che ha fissato l’udienza l'11 maggio, oltre alla disponibilità di qualche organizzazione che possa farsi carico delle spese di trasferimento e dell’accoglienza dell’orsa per salvarle la vita.
Fugatti però ha confermato anche la volontà di catturare e abbattere altri due orsi problematici, oltre che di trasferire 70 esemplari, giunti in Trentino grazie al progetto europeo “Life Ursus”, richiesta avanzata anche al ministro per l'Ambiente Pichetto Fratin.
Alessandro Martegani