La delegazione di Fratelli d'Italia ha aperto la seconda giornata di consultazioni al Quirinale.
Giorgia Meloni, leader del Partito, ha espresso al Capo dello Stato la posizione già nota: andare a elezioni subito. "Diciamo no a un governo che ha la maggioranza in Parlamento ma non tra i cittadini", ha scandito Giorgia Meloni, che ha anche riservato una critica a Matteo Salvini aver atteso troppo a staccare la spina. "Sarebbe irrispettoso della volontà popolare e della nostra democrazia" ha aggiunto, riferendosi all'ipotesi più accreditata al momento, un governo sostenuto da Movimento 5 Stelle e Pd.
Proprio la delegazione del Partito democratico è stata la seconda a salire al Quirinale. Ieri il segretario Nicola Zingaretti aveva posto delle condizioni per avviare una trattativa: il rispetto di cinque punti programmatici per un governo di legislatura, e, una discontinuità con il passato, anche per quanto riguarda i nomi del possibile esecutivo. Proprio Zingaretti ha guidato la delegazione del PD, più numerosa del solito, per rappresentare tutte le componenti del partito.
"Riteniamo utile - ha detto Zingaretti al termine del colloquio - provare a dare vita a un governo di svolta, e abbiamo indicato al presidente i primi non negoziabili principi a cui nuovo governo dovrebbe rifarsi". "Se non dovessero esistere queste condizioni, tutte da verificare allo stato attuale, - ha aggiunto - lo sbocco naturale della crisi sono nuove elezioni anticipate, alle quali il Partito Democratico è pronto".
La volontà di provarci sembra dunque reale, ma le distanze programmatiche e anche i rancori e le diffidenze del passato sono tutte sul tavolo. A favore dell'accordo fra Pd e 5 Stelle potrebbe giocare, accanto alla necessità di approvare una legge di bilancio in linea con le richieste europee ed evitare l'aumento dell'iva, anche quello di arrivare all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, fra poco più di due anni, con l'attuale parlamento.
Alle elezioni punta direttamente Forza Italia, che ha ribadito la posizione assunta dai gruppi parlamentari su indicazione di Berlusconi nella serata di ieri.
Fuori dal Quirinale intanto proseguono i contatti fra 5 Stelle, che saranno gli ultimi a salire al Colle alle 17.00, e il Pd. Prima, alle 16.00, Mattarella riceverà Matteo Salvinie la delegazione della Lega.
Alessandro Martegani