"Molto rumore per nulla": citando una delle più famose commedie teatrali di William Shakespeare si potrebbe commentare quanto accaduto oggi a Gorizia, dopo che per giorni si sono temuti scontri vista la concomitanza di ben tre manifestazioni, due che hanno visto la presenza di CasaPound, uno invece dei movimenti antifascisti. Le due compagini non sono mai venute a contatto, le numerose forze dell'ordine hanno infatti impedito qualsiasi incontro tra le diverse fazioni e sono state abili a sedare le piccole provocazioni innescate da alcuni singoli individui. In particolare, le prime proteste sono iniziate alla cerimonia di commemorazione dei caduti della X Mas, alla quale era presente anche l'assessore comunale Bellan, con tanto di fascia tricolore, quando alcuni passanti hanno urlato slogan contro i partecipanti (una decina di reduci e qualche rappresentante di CasaPound) e pochi minuti dopo, quando un contestatore è stato allontanato dalla polizia.
Alla cerimonia ha preso parte anche Fiamma Morini, Presidente dell'Associazione Combattenti X Mas, che ha distribuito una lettera aperta in cui sostanzialmente chiede al Presidente Provinciale dell'Associazione Nazionale Partigiani di Gorizia, Anna di Gianantonio, i motivi delle proteste organizzate negli ultimi anni, visto che le celebrazioni si tengono ormai dal 1993 e solo negli ultimi 4 anni si organizzano delle contromanifestazioni.
Nessun problema invece alla manifestazione di Casapound, dove erano presenti per un presidio una trentina di militanti, con alcuni di loro che reggevano uno striscione con la scritta: "X Mas - onore a chi non ha tradito", riferendosi ovviamente ai partigiani che combattevano con Tito e contro i combattenti italiani che lottarono per far sì che Gorizia non diventasse una città jugoslava.
La terza manifestazione, quella antifascista svoltasi in Piazza Vittoria, ha visto la presenza di qualche centinaio di partecipanti ma anche alcuni attimi di tensione per le contestazioni dei gruppi anarchici contro i rappresentanti del Partito Democratico, accusati di aver collaborato, nel loro recente governo, proprio con partiti politici vicini agli ideali fascisti. Ne sono scaturiti degli scontri verbali che la polizia ha sedato in pochi minuti. L'episodio è stato molto simile a quanto accaduto qualche mese fa nel corteo antifascista a Trieste, contrapposto alla parata nazionale di CasaPound e testimonia il clima di contrapposizione che si vive nella sinistra italiana che ancora una volta si è dimostrata disunita.
Davide Fifaco