È iniziata ufficialmente in Italia la procedura per la richiesta del reddito di cittadinanza.
Da questa mattina, sul sito creato dal governo, è stato attivato il link che permette di scaricare i moduli per presentare la domanda cartacea in posta o nei Caf, oppure on line tramite il codice 'Spid', cioè l'identità digitale per comunicare con la pubblica amministrazione.
Nelle prime ore non sono mancati i disservizi: i siti di Poste italiane e Tim Id sono stati operativi da subito, mentre l'accesso con lo Spid degli altri sette gestori non riusciva e produceva solo una segnalazione di errore.
Possono richiedere il reddito di cittadinanza tutti i cittadini con un Isee, l'indicatore della condizione economica del nucleo familiare, inferiore a 9.360 annui se si è single, e un reddito familiare inferiore a 6.000 euro. I tetti aumentano per le famiglie con più componenti.
Il Reddito di cittadinanza potrà arrivare a 500 euro al mese per un single che ha un reddito pari a zero, più 280 per l'affitto. Viene erogato per 18 mesi è può essere rinnovato dopo la sospensione di un mese.
Con la carta rilasciata per ora si potranno solo acquistare beni alimentari negli esercizi convenzionati e farmaci, pagare bollette di gas e luce e fare un prelievo in contanti e un bonifico mensile per mutui o affitti. Alla misura è però abbinato anche un percorso d'inserimento nel mercato del lavoro.
Proprio il percorso di reinserimento al momento sembra avere i maggiori i problemi: i centri per l'impiego non sembrano avere le strutture sufficienti per assistere poco meno di un milione di persone. Gli stessi presidenti delle regioni hanno già messo le mani avanti, e sono ancora da stabilire le procedure per assumere i 6 mila navigator.
Nonostante i problemi però Luigi di Maio sottolinea il primo obiettivo raggiunto: "lo Stato finalmente si occupa degli invisibili, di persone che sono state alla periferia di questo Paese - ha detto - E' una rivoluzione".


Alessandro Martegani


Foto: Radio Capodistria /inps
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