Pd e Movimento 5 Stelle hanno deciso di provarci e sottoporre la nuova alleanza al responso delle urne.
Alle prossime elezioni regionali in Umbria, primo appuntamento elettorale dopo la nascita del Conte Bis, i due partiti di governo presenteranno infatti un unico candidato alla presidenza: il presidente di Federalberghi Umbria Vincenzo Bianconi.
Si tratta di una sfida delicatissima, non tanto per la conquista della regione, quanto per i risvolti nazionali e le indicazioni che la consultazione in Umbria, e poi quelle della fine dell'anno, potranno avere.
In caso di successo, o comunque di un risultato positivo per Bianconi, Pd e 5 stelle potrebbero decidere di presentare candidati comuni anche in Emilia Romagna, dove il Pd attualmente governa, e in Calabria, dove il Movimento 5 stelle ha ancora consenso.
"L'accordo in Umbria tra Pd e 5 Stelle - ha detto il ministro della Cultura e capo delegazione del Pd al governo Dario Franceschini - è un altro passo verso la creazione di un campo riformista in grado di battere la destra e cambiare l'Italia".
Non è mancata la reazione di Matteo Salvini, che presenta la senatrice della Lega Donatella Tesei: "Pd e grillini - ha detto - continuano a prendere in giro gli umbri, cambiando ogni giorno squadra e candidati".
Nel centro destra però l'unità sembra ancora da costruire: ieri chiudendo Atreju, l'annuale evento della destra italiana, Giorgia Meloni ha posto delle condizioni a Matteo Salvini per presentare candidati comuni. "Chi vuole essere nostro alleato - ha detto - firmi un patto anti inciucio e si impegni a rimanere in questa metà campo".
Un attacco ai due ex alleati è giunto poi da Silvio Berlusconi, che ha rivendicato il ruolo storico di Forza Italia, nonostante le difficoltà delle ultime settimane: "Combattiamo insieme la battaglia del centrodestra ma non la battaglia sovranista - ha detto in collegamento con un evento del partito - e la scalata di Salvini su Forza Italia è fallita".
Alessandro Martegani