Avrebbe dovuto essere un semplice sit in, ma si è trasformato in un’autentica battaglia urbana, con addirittura l’assalto alla sede della Cgil, devastata dai gruppi di estrema destra e il tentativo di raggiungere palazzo Chigi e il Parlamento.
È stata una serata di scontri, violenze e proteste a Milano e a Roma: soprattutto nella capitale la decisione dei partecipanti, circa 10 mila, alla manifestazione contro il Green pass in piazza del Popolo, di dare vita a un corteo non organizzato, ha fatto salire la tensione, fino ad arrivare a un autentico assalto alla sede della Cgil, che è stata devasta da gruppi di estrema destra che hanno sfondato le porte, e al tentativo, bloccato dalla polizia, di raggiugere Palazzo Chigi e la sede della Camera, evacuata per precauzione.
Ci sono state cariche della polizia, lanci di lacrimogeni e scontri. I manifestanti hanno tirato petardi e bombe carta lungo il tragitto gridando "libertà libertà".
La polizia ha usato anche gli idranti per disperdere i manifestanti, che però sono rimasti nelle strade, continuando a fronteggiare il cordone degli agenti e paralizzando la città fino a sera inoltrata.
Più tranquilla, anche se non sono mancati i momenti di tensione, la manifestazione di Milano: anche in questo caso i partecipanti hanno dato vita a un corteo non organizzato, guardato a distanza dalla polizia. La manifestazione si è conclusa in piazza Duomo dopo che polizia e carabinieri avevano impedito al corteo di accedere alla Galleria Vittorio Emanuele. Letteralmente paralizzato il traffico del centro.
L’assalto alla Cgil, l’atto simbolicamente più grave, e le violenze sono state immediatamente condannate e definite “inaccettabili” dal mondo politico: il premier Mario Draghi, obiettivo di molti degli slogan della manifestazione, accanto ad altri politici della maggioranza e ai giornalisti, ha ricordato come “il diritto a manifestare le proprie idee non possa mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione”, ringraziando “i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico” alla campagna vaccinale.
Condanna unanime da parte di quasi tutte le forze politiche, anche dai partiti critici verso il Green pass come la Lega e Fratelli d’Italia, anche se Giorgia Meloni ha sottolineato l’incapacità del Ministero degli interni di controllare la situazione.
In molti dei commenti è stato sottolineato come non si possa accettare questo tipo d’intimidazione, definito “squadrismo fascista”. Sia Mario Draghi, sia il Presidente Sergio Mattarella, hanno telefonato al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, per manifestare solidarietà: “L'assalto alla sede della Cgil nazionale – ha detto Landini - è un atto di squadrismo fascista. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista".
Proteste anti Green pass si sono svolte anche a Trieste alla vigilia della Barcolana: qualche centinaio di persone hanno manifestato di fronte allo stand della Rai, e altre manifestazioni sono annunciate in città lunedì.
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