E' iniziato in mattinata, a Montecitorio, l'incontro tra il leader della Lega, Matteo Salvini, ed il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Sul tavolo le trattative per il nome, od almeno la rosa di nomi, da indicare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il ruolo di premier.
Oltre alla discussione sui punti rimasti in sospeso nell'accordo sul programma di governo, la trattativa tra Lega e Movimento 5 Stelle proseguirà ad oltranza per trovare il nome del Premier. Una delle prime ipotesi in campo era la possibile staffetta tra i due leader, Salvini e Di Maio, a Palazzo Chigi. Possibilità già tramontata, di fatto ora invece sembrerebbe che i due partiti siano in accordo sul primo paletto: un parlamentare Cinque Stelle come primo ministro ed oltre a Di Maio i nomi finora tirati in ballo sono Bonafede, Fraccaro, Crimi e Spadafora. Secondo questa bozza di accordo al segretario del Carroccio andrebbe invece la guida del Ministero degli Interni.
Intanto, la futura maggioranza ha fatto alcuni decisi passi verso la formazione del governo, producendo un documento di oltre 40 pagine con i temi cari alle due forze politiche, come la legittima difesa, l'abolizione delle pensioni d'oro e della legge Fornero ed il reddito di cittadinanza. Su questo tema dall'ultima versione della bozza è scomparso il limite dei due anni previsto per l'erogazione. Nel testo, invece, non c'è traccia dell'uscita dell'euro e si pone l'accento sulla tutela dei risparmiatori.
Il Colle, dal canto suo, dopo le polemiche sulla prima bozza "no-euro", ha ammonito che il suo ruolo è esaminare solo testi definiti, frutto delle responsabilità dei partiti, certamente non bozze preparatorie. Sergio Mattarella non ha commentato, ma tuttavia molti osservatori politici sono convinti che, dopo oltre 70 giorni di trattative, porrà l'accento sulla necessità che l'Italia non perda la credibilità conquistata negli ultimi mesi, avanzando proposte che mettano a rischio la tenuta dei conti o del tutto incompatibili con i vincoli europei.