Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, e' giunto a Roma e ha avuto un incontro di circa un'ora con il premier Conte e poi ha incontrato il ministro degli Esteri Di Maio. Intanto è scontro tra il Vaticano e gli Usa. Pompeo si incontrera' domani, giovedi', con il segretario di stato vaticano cardinale Parolin. Pompeo si e' incontrato con il premier Conte con al centro dell'agenda dei lavori la collaborazione bilaterale e internazionale nel contrasto all'epidemia, la crisi del Mediterraneo Orientale e le relazioni con la Cina, secondo quanto riferito da Palazzo Chigi. Poi Pompeo ha avuto un colloquio con il ministro degli esteri Di Maio che ha evidenziato di contare molto sull'influenza che gli Stati Uniti potranno esercitare sugli interlocutori libici e gli attori internazionali per evitare eventuali azioni di sabotaggio nella stabilizzazione della Libia. Ma, oltre alle relazioni con Roma si e' acceso lo scontro tra Washington e il Vaticano. Il segretario vaticano per i rapporti con gli stati, monsignor Gallagher, poco dopo l'incontro avuto con Pompeo al simposio sulla liberta' religiosa, organizzato a Roma dall'ambasciata statunitense presso la Santa Sede, ha dichiarato che la mossa di organizzare unilateralmente il simposio significa una strumentalizzazione del Papa mentre il presidente Trump e' alle battute finali della campagna elettorale, e che si tratta di uno dei motivi per cui Francesco non lo incontrera'. Il segretario di stato vaticano, cardinale Parolin, non si e' detto stupito per quanto avvenuto, alcuni articoli firmati da Pompeo su First Things, perche' e' nota da tempo la posizione di Trump e di Pompeo in particolare. La sorpresa, cosi' Parolin, e' venuta perche' era gia' in programma una visita a Roma in cui Pompeo avrebbe incontrato i vertici della Santa Sede, e sembrava quella la sede piu' opportuna e piu' adatta per parlare di cio', e cosi' avverra'. Parolin ha aggiunto che vi sara' modo di avere un confronto su queste tematiche. Ricordiamo che Pompeo ha messo in guardia il Vaticano che sta per confermare un accordo con la Cina riguardante le nomine dei vescovi.
Franco de Stefani