La conferma dell'indagine avviata nei confronti della sindaca di Roma Virginia Raggi per la vicenda delle irregolarità sugli appalti per la costruzione del nuovo stadio di Roma, non è che l'ultimo capitolo di un serie d'indagini che nelle ultime settimane hanno colpito esponenti politici in Italia.
L'inchiesta sulla sanità in Umbria, che ha portato in carcere esponenti nazionali del PD e determinato le dimissioni della presidente della regione Catiuscia Marini, le indagini che hanno coinvolto il sottosegretario alle infrastrutture Armando Siri, accusato di aver incassato denaro per inserire nella legge di bilancio un provvedimento gradito a un imprenditore amico, fino alle polemiche sulla gestione di Roma da parte della giunta targata 5 Stelle.
Nelle ultime ore poi il Gip di Roma ha respinto la richiesta di archiviazione delle accuse mosse alla sindaca Raggi, che secondo un ex esponente del Movimento 5 Stelle, l'architetto Francesco Sanvitto, avrebbe favorito il costruttore Luca Parnasi saltando il voto del consiglio comunale sul progetto dello stadio.
Il tribunale non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Roma nei confronti della sindaca, indagata per abuso d'ufficio. Come se non bastasse, sulla sindaca sono piovute che critiche feroci della Lega, da parte dello stesso Matteo Salvini, e anche di parte dello stesso Movimento 5 stelle che non gradisce l'autonomia nelle scelte della sindaca.
Una serie d'indagini che hanno toccato i maggiori partiti del paese, proprio all'avvio della campagna elettorale per le europee, e che non potranno non diventare terreno di scontro politico.
Alessandro Martegani