Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto sulle strette natalizie. Come anticipato l'Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e zona arancione nei giorni lavorativi. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha spiegato che si tratta di una decisione non facile e sofferta, aggiungendo che bisogna rafforzare il regime di misure necessarie per cautelare tutto il Paese, in attesa delle attività di gennaio.
"Le misure del governo hanno funzionato grazie alla responsabilità dei cittadini. È un metodo che ci ha evitato il lockdown generalizzato. Siamo partiti con il metodo a zone con RT a 1.7 e lo abbiamo riportato a 0.86, tanto che nei prossimi giorni tutte le Regioni possono diventare zona gialla" ha evidenziato Conte.
Il premier parlando delle restrizioni che partiranno il 24 dicembre ha ricordato che in zona rossa si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. È possibile ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni, misura pensata per garantire un minimo di socialità durante le feste.
Previsti inoltre ristori per gli operatori coinvolti da queste misure: chi subisce danni economici e perdite deve essere subito risarcito. Il decreto disporrà subito 645 milioni per i bar ed i ristoranti.
Inoltre, l'intero territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all'interno del proprio comune, senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti, gli spostamenti saranno possibili fino a 30 km, ma non nei capoluoghi di provincia.
Qualche bordata sul governo è arrivata ancora una volta da Italia Viva. La ministra Bellanova al termine del Consiglio dei ministri ha affermato: "Se il 3 dicembre dai indicazioni sulle aperture, sia pure contingentate e il 18 torni sui tuoi passi e decidi di chiudere tutto, stai producendo un danno enorme a tutti quegli esercizi che nel frattempo si erano organizzati sulla base delle regole indicate. Dopo la nostra sollecitazione, è stata accolta la proposta di stanziare subito ristori per i bar e ristoranti che devono chiudere per effetto delle nuove misure del governo".
Davide Fifaco