Foto: Radio Capodistria/MMC
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Una vera e propria minaccia quella della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha dichiarato che le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'università di Marsiglia non saranno lasciate "senza conseguenze".

"Durante una conferenza in una delle istituzioni educative, ha affermato di credere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Ciò non può e non sarà mai lasciato senza conseguenze", ha detto la portavoce della diplomazia russa secondo quanto riportato dall'agenzia ufficiale Ria Novosti, citando un intervento di Zakharova sulla tv di Stato russa.

La portavoce ha ancora aggiunto: "Questo ci viene detto da una persona che non può non sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni e bisnonni sul nostro territorio durante la Seconda Guerra Mondiale sotto gli stendardi e gli slogan nazisti. Su quali basi questo viene detto nell'anno dell'80° anniversario della nostra vittoria? Questa è stata tessuta dalle vite di milioni di cittadini sovietici che non solo hanno liberato la loro patria e il nostro Paese, ma li hanno anche liberati dal nazismo".

Mattarella durante la lectio magistralis tenuta il 5 febbraio presso l'Università di Marsiglia aveva dichiarato: "Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l'accentuarsi di un clima di conflitto - anziché di cooperazione - pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L'odierna aggressione russa all'Ucraina è di questa natura".

Affermazioni a cui già qualche giorno fa aveva risposto sempre Zakharova dichiarando: "Purtroppo l'Italia è stato il Paese dove è nato il fascismo".

Intanto in Italia è stata creata una petizione online, che ha superato finora le 12 mila sottoscrizioni, in cui i firmatari prendono le distanze dalle parole di Mattarella e chiedono scusa alla Russia.

Il Capo dello Stato italiano è stato citato anche dal gruppo di hacker filorussi NoName057(16), che in mattinata ha avviato una nuova serie di attacchi contro i siti web di soggetti italiani, afferenti ai settori trasporti e finanziari.

Intanto il Quirinale ha opatato per la soluzione del "nessun commento" sulle dichiarazioni di Zakharova.

Davide Fifaco

Foto: Radio Capodistria/MMC
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