La Russia ha reso noto che manterra' i suoi impegni sull'export dei prodotti agricoli, a prescindere dalla revoca o meno delle restrizioni applicate a Mosca. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Lavrov durante un incontro avvenuto nella capitale egiziana Il Cairo. Non vi sono pregiudizi riguardo a una ripresa dei colloqui con Kiev su un ampio spettro di temi che vadano oltre al grano, ma cio' dipende dagli ucraini, ha precisato Lavrov, indicando che la Marina russa e quella turca garantiranno la sicurezza delle navi con il grano nel Mar Nero mentre, secondo l'accordo firmato con Ucraina, Turchia e ONU, sara' Kiev a doversi occupare dello sminamento dei porti. Lavrov al Cairo ha incontrato il Presidente al Sisi e il suo omologo Shoukry, e si rechera' poi in Uganda, Etiopia e Repubblica del Congo. Lavrov ha evidenziato che Mosca aiutera' il popolo ucraino a sbarazzarsi del regime anti-popolare e antistorico di Kiev, che l'Occidente deve rimuovere gli ostacoli che ha posto alle esportazioni di cibo e fertilizzanti russi se intende risolvere la crisi alimentare, vale a dire le sanzioni contro le aziende che assicurano le forniture alimentari e quelle che assicurano i pagamenti per il cibo. Lavrov ha parlato dell'attacco avvenuto al porto di Odessa, dove sono stati distrutti una nave da guerra ucraina e un deposito di missili Harpoon forniti dagli Stati Uniti oltre a un cantiere navale e alle capacita' di produzione dell'impianto di riparazione e ammodernamento delle navi della Marina ucraina, definendo infrastrutture militari gli obiettivi colpiti.
Franco de Stefani