Foto: Reuters
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In preparazione del suo viaggio a Washington Giorgia Meloni aveva affermato: "Io sono consapevole di cosa rappresento e cosa sto difendendo. Dobbiamo ricordarci che abbiamo superato ostacoli ben peggiori". La premier è perfettamente a conoscenza di quanto sarà complesso il tentativo di negoziare i dazi con Trump.

Una visita “non facile e ricca di insidie” ammette anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e stretto collaboratore di Meloni, Giovanbattista Fazzolari. Per l'Italia quella delle tariffe è una "partita fondamentale".

L'obiettivo di Meloni, più volte ribadito, è convincere Trump ad accettare l'idea del "zero dazi per zero dazi"; una posizione condivisa anche con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. La premier italiana e la rappresentante della UE sono state in costante contatto nella preparazione all’incontro alla Casa Bianca.

L'obiettivo non è semplice ed il Commissario europeo alla Giustizia, Michael McGrath, non esclude lo scenario di un mancato accordo con Trump, che sembra intenzionato a proseguire sulla strada delle tariffe doganali dopo la sospensione temporanea di 90 giorni.

Giorgia Meloni nei colloqui con Trump non tratterà solo i dazi, ma anche altre questioni cruciali, come l'energia, l'Italia starebbe infatti valutando l'acquisto di gas, nodo che rientra anch'esso nel quadro della trattativa sui dazi e l'aumento delle spese per la difesa.

Intanto il presidente della Federal Reserve Bank (Fed), Jerome Powell, ha lanciato un duro avvertimento sulle possibili conseguenze dei dazi di Trump sugli Stati Uniti: "Il livello degli aumenti tariffari annunciati finora - ha affermato - è significativamente maggiore del previsto" e la persistente incertezza sui dazi potrebbe causare danni economici duraturi.

Davide Fifaco