Il vice Presidente del Consiglio di Sicurezza ed ex Presidente russo Medvedev ha dichiarato che e' evidente a tutti che il premier italiano Draghi non e' Berlusconi e che il cancelliere tedesco Scholz non e' Merkel. Medvedev ha aggiunto che si tratta di una nuova era di governo in Europa tutt'altro che ottimale. Intanto continua la pressione russa nell'est ucraino. Per Medvedev il problema della degenerazione della politica europea e' in particolare legato al fatto che e' divenuta una pallida riserva degli statunitensi. De Gaulle potrebbe opporsi a qualsiasi Presidente statunitense, cosi' Medvedev, e cio' si tramuta che non si pensa al futuro perche' i leader europei sono limitati solo dai loro flaccidi obiettivi elettorali. Medvedev ha aggiunto che da molto tempo e' in contatto con leader stranieri e di avere potuto constatare quanto il livello dei politici si sia abbassato, crollando negli ultimi 20 anni. Intanto le forze russe stanno mettendo sotto pressione l'area di Severodonetsk con un'avanzata strisciante ai margini dell'area urbana ma gli sforzi per ottenere un accerchiamento piu' profondo volto a prendere la regione di Donetsk rimangono in stallo. Nel frattempo 12 Paesi membri europei sono stati colpiti dal taglio delle forniture del gas russo, e dieci Stati hanno diramato un avvertimento sulle regole di approvvigionamento del gas. Il vice Presidente della Commissione Europea Timmermans nel corso di un'audizione all'europarlamento ha indicato che il rischio di una totale interruzione delle forniture e' piu' che mai reale. Timmermans ha aggiunto che, tuttavia, gli attuali livelli di stoccaggio sono superiori al 50 per cento della capacita' totale, ben al di sopra dell'anno passato.
Franco de Stefani