A Londra va in scena "Artemisia", mostra-evento, la prima sull'artista realizzata nel Regno Unito, che avrebbe dovuto aprire i battenti ad aprile ma slittata per il Covid. Una monografica eccezionale, nata in seguito all'acquisizione da parte della National Gallery dell'Autoritratto della pittrice caravaggesca come Santa Caterina d'Alessandria, un dipinto acquistato dal primo museo d'Inghilterra sul mercato antiquario per 4, 7 milioni di dollari. L'esposizione, visitabile fino al 24 gennaio con obbligo di prenotazione via web, riunisce circa 30 opere (oltre a lettere e documenti) provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private di tutto il mondo, molte delle quali italiane. Vengono ripercorse tutte le tappe della carriera di un'artista che nel Seicento riuscì a eccellere in un ambiente dominato dagli uomini, guadagnandosi importanti commissioni e diventando imprenditrice di sé stessa. Dalla formazione a Roma, sotto la guida del padre Orazio, al trasferimento a Firenze, dalla parentesi veneziana al soggiorno londinese fino ad arrivare a Napoli, dove Artemisia Gentileschi si spense nel 1653. "Miracolo della pittura", così i contemporanei definirono Artemisia, prima donna ammessa all'Accademia del disegno di Firenze. Il rinvio ha anche portato a un arricchimento della mostra: per la prima volta saranno esposti al pubblico gli atti del processo per lo stupro subito da parte del pittore Agostino Tassi nel 1611. Un processo che Artemisia affrontò con coraggio, sopportando vergogna e dolore, e che si concluse con la condanna del suo violentatore. (ornella rossetto)
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