Nuovo taglio delle forniture di gas dalla Russia. Le manutenzioni dei gasdotti nel periodo estivo sono pratica comune. Il colosso energetico russo Gazprom ha annunciato un'ulteriore riduzione precisando che il volume calera' a 67 milioni di metri cubi. La turbina rientrata dal Canada non e' ancora tornata al suo posto mentre un'altra dev'essere rimossa per riparazioni. Per questo motivo dalle prime ore di mercoledi' 27 il flusso di North Stream 1 scendera' a 33 milioni di metri cubi al giorno, il 20 per cento della sua capacita'. Gazprom in un comunicato ha evidenziato che vi e' necessita' di fare manutenzione a una turbina nella stazione di compressione di Portovya, nei pressi del confine tra Russia e Finlandia, che invia il gas verso la Germania passando sotto al Mar Baltico. Lo stop riduce il volume totale delle forniture a 67 milioni di metri cubi al giorno, il 33 per cento in meno dopo la riduzione annunciata ieri da 167 a 100 milioni di metri cubi al giorno. Nel comunicato Gazprom ha precisato che le riduzioni sono dovute alle sanzioni canadesi contro la Russia, che impedirebbero al partner tedesco Siemens Energy di fornire quel che serve per la manutenzione degli impianti. E' infatti ancora in corso una controversia relativa a una turbina inviata per riparazione in Canada, e il Presidente Putin aveva avvertito che una seconda turbina da riparare potrebbe portare a un'ulteriore riduzione delle forniture. Le accuse alla Russia di essere un fornitore inaffidabile, secondo il portavoce del Cremlino, sono in assoluto contrasto con la realta' e con la storia degli approvvigionamenti forniti dalla Russia all'Europa in quanto anche nei momenti piu' difficili Mosca ha continuato ad adempiere ai propri obblighi. La fonte ha precisato che il fatto che sia avvenuta una diminuzione del volume delle consegne e' dovuto alle restrizioni illegali che gli stessi europei hanno introdotto, in particolare la Germania. Il portavoce ha aggiunto che sono gli europei stessi a soffrire per queste restrizioni.
Franco de Stefani