
Il primo ministro canadese, Mark Carney, dichiarando vittoria alle elezioni politiche, ha affermato di voler lavorare in modo costruttivo con tutti i partiti del parlamento. Ha anche annunciato l'intenzione di parlare con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo i futuri legami economici e di sicurezza tra i due paesi. "Abbiamo superato lo shock del tradimento dell'America, ma non dobbiamo mai dimenticare la lezione", ha affermato Carney nel suo primo discorso agli elettori, assicurando che Ottawa vincerà la guerra dei dazi contro Washington. Al contempo, il neoeletto primo ministro ha detto che il Canada sta attraversando un momento cruciale nella sua storia ed ha annunciato la fine delle vecchie relazioni con gli Stati Uniti, basate su un'integrazione in costante crescita, perché "il presidente Trump sta cercando di spezzarci per possederci", ha dichiarato. Carney ha invitato il Paese a unirsi nei "difficili mesi a venire che richiederanno sacrifici". Ha inoltre assicurato che quando si siederà con Trump, lo farà "con la piena consapevolezza di avere molte altre opzioni per costruire la prosperità per tutti i canadesi". Carney ha anche annunciato un rafforzamento dei rapporti con l'Europa e l'Asia. "Insieme costruiremo un Canada degno dei nostri valori. Un Canada forte, un Canada libero, un Canada per sempre", ha detto ancora il premier, aggiungendo in francese: "Lunga vita al Canada".
Il leader dei conservatori, Pierre Poilievre, ha intanto ammesso la sconfitta, congratulandosi con Carney "per la guida di questo governo di minoranza". Ha inoltre sottolineato che il partito svolgerà scrupolosamente il suo lavoro all'opposizione. "Metteremo sempre il Canada al primo posto", ha detto, garantendo che "i conservatori collaboreranno con il primo ministro e tutti i partiti con l'obiettivo comune di difendere gli interessi del Canada e ottenere un nuovo accordo commerciale che si lasci alle spalle questi dazi, proteggendo al contempo la sovranità" del paese.
Nonostante il Partito liberale abbia mantenuto il potere, CTV News prevede però che non riuscirà a formare un governo di maggioranza per negoziare al meglio sui dazi con Donald Trump. Per la maggioranza avrebbe infatti bisogno di ottenere almeno 172 seggi su 343 nella Camera bassa del parlamento.
Una vittoria, comunque, quella del Partito liberale, che segna una svolta radicale in Canada e che gli esperti ritengono sia stata influenzata proprio dal presidente Usa. Prima che Trump iniziasse a minacciare di impadronirsi del paese e a imporre dazi, il Partito conservatore, guidato da Poiliever, aveva un vantaggio di oltre 20 punti percentuali sui liberali nei sondaggi. Inoltre, il Partito liberale, sotto la guida di Justin Trudeau, è stato accusato di essere responsabile della stagnazione della crescita economica, dell'alta inflazione e dei prezzi elevati di beni e servizi.
Successivamente Trump ha iniziato a parlare del Canada come del 51° stato americano, rovinando completamente i rapporti tra i due paesi con l'introduzione delle nuove tariffe doganali. È stato quindi Carney ad annunciare la fine dei buoni vecchi rapporti tra Canada e Stati Uniti.
Anche il giorno delle elezioni, Trump non ha potuto fare a meno di ripetere le sue affermazioni sul social Truth. "Giù le mani dal Canada", la risposta di Poilievre, tuttavia, era troppo tardi. Gli elettori avevano infatti già tracciato troppe somiglianze tra Poilievre e Trump. Il capo del partito Conservatore vuole infatti ridurre l'immigrazione, ridimensionare il governo, sostiene la guerra culturale, discute con i media ed è un amante delle criptovalute.
Carney si è affermato come il favorito nella corsa elettorale ed è riuscito a convincere l'opinione pubblica che grazie alla sua esperienza nella gestione delle questioni economiche sarebbe stato il candidato migliore per resistere alla minaccia di Trump. Nel corso della campagna elettorale, l'ex governatore delle banche centrali di Canada e Inghilterra è riuscito anche a prendere le distanze dal suo predecessore.