Foto: Reuters
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Il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed, ha accolto ad Abu Dhabi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, giunto in visita ufficiale nel Paese del Golfo domenica scorsa. Al centro dell'incontro il rafforzamento delle relazioni bilaterali e il ruolo emiratino nella ricerca di soluzioni pacifiche al conflitto in Ucraina. Durante i colloqui, Bin Zayed ha ribadito l'impegno degli Emirati a promuovere stabilità e prosperità, sottolineando il sostegno ad approcci diplomatici per la risoluzione della crisi ucraina e per mitigare il suo impatto umanitario. I due leader hanno inoltre discusso di cooperazione in settori strategici, tra cui economia, investimenti, energia rinnovabile e sicurezza alimentare.

Zelensky ha ringraziato Abu Dhabi per il ruolo svolto nella mediazione dello scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia e per il supporto umanitario fornito al suo Paese. Durante la visita, il presidente ucraino ha annunciato la firma di un accordo economico volto a facilitare le esportazioni ucraine. Parallelamente, la first lady Olena Zelenska ha lavorato a nuove iniziative di cooperazione umanitaria a sostegno della popolazione ucraina.

In una conferenza stampa ad Abu Dhabi, il presidente ucraino ha dichiarato di essere disponibile a firmare un accordo che consenta agli Stati Uniti di accedere alle risorse minerarie dell'Ucraina, a condizione che Washington fornisca garanzie concrete di sicurezza per Kiev. Zelensky ha ribadito che la domanda non riguarda ciò che l'Ucraina può offrire, ma cosa può ottenere in cambio. Recentemente, aveva respinto la prima bozza dell'accordo, che prevedeva l'accesso ai depositi minerari in cambio di aiuti militari statunitensi, e ha chiesto agli USA di presentare un "piano più dettagliato". Inoltre, il presidente ucraino ha sottolineato che le garanzie di sicurezza dovranno essere tangibili, non meramente formali, puntando su misure concrete che coinvolgano la difesa aerea, la sicurezza navale e la protezione del territorio.
Il viaggio di Zelensky nella regione proseguirà nei prossimi giorni con tappe in Turchia e Arabia Saudita, nel tentativo di rafforzare il sostegno internazionale a Kiev.


Corrado Cimador