Un Festival di soddisfazioni e anche di piccoli e grandi cambiamenti, a partire da quelli apportati ai sistemi degli artisti invitati, al sistema dei premi e alla maggior interattività, presenza e conoscenza degli artisti online e promozionale nei giorni prima del Festival. Fino ad una maggiore interazione con gli artisti sul palco da parte dei conduttori, per permettere al pubblico di conoscerli ancora meglio, per arrivare infine a un'altra novità che è stata la diretta con commento in italiano, per la prima volta nella storia, su Tv Capodistria. Un Festival che non lascia nessuno con l'amaro in bocca: grande collegialità tra gli artisti, grande spirito positivo che sembra essere stato colto tanto dal pubblico in sala quanto dal pubblico a casa. Un Festival all'insegna anche dello sforzo molto positivo da parte dell'intera equipe di Rtv Slovenia che si è occupata della diretta e, chiaramente, dell'Auditorio di Portorose come organizzatore unico e del Comune di Pirano come sostenitore finanziario unico, che hanno fatto uno sforzo davvero straordinario in questo senso.
Ha vinto un artista giovane, Žan Videc, di una piccola etichetta indipendente, con una voce davvero eccezionale; per nulla la solita canzone o ballata festivaliera, anzi un brano soul dalle sonorità moderne, allineato ad alcune delle tendenze di quello che è il nuovo pop-soul bianco in Gran Bretagna o negli Stati Uniti. Anzi non ha vinto, ha stravinto perchè si è aggiudicato il premio principale costituito dalle votazioni della giuria specializzata, della giuria delle radio, ma soprattutto del pubblico in sala e del pubblico a casa con il televoto, ma si è portato a casa anche il premio "Danilo Kocijančič", che è un premio apposito della giuria di qualità. Questo premio, in via del tutto eccezionale, per la prima volta nel Festival è stato condiviso con un'artista della minoranza slovena di Trieste, Martina, in gara con una canzone in italiano che parla di un tema attualissimo e fortissimo: le relazioni tossiche e la violenza sulle donne. Quindi tematiche, messaggi, sonorità e sviluppi molto aperti sul futuro, il che è forse la migliore premessa per le edizioni a venire.

Foto: Auditorio Portorose/Aleš Rosa
Foto: Auditorio Portorose/Aleš Rosa