Il Governo ha approvato il progetto di legge che fonderebbe otto agenzie pubbliche che operano come soggetti di diritto pubblico che svolgono le funzioni di regolamentazione, di sviluppo o professionali nel pubblico interesse in due: l'Agenzia pubblica per i mercati finanziari, comprenderebbe l'attuale Agenzia per la supervisione delle compagnie assicurative e quella di vigilanza sui mercati dei titoli. L'altra nuova Agenzia, denominata per il mercato ed i consumatori, andrebbe ad inglobare le attuali Agenzie per l'energia, per le reti e servizi di comunicazione, per la tutela della concorrenza, per la sicurezza del traffico, per l'aviazione civile e per il trasporto ferroviario. Alle due nuove Agenzie, inoltre, il governo delega competenze che finora erano di esclusivo dominio del Ministero dell'economia come pure prerogative di competenza della Banca di Slovenia.
A differenza della bozza di legge, giunta ai media pochi giorni fa, la proposta adottata prevede che i membri del Consiglio e la direzione di entrambi gli organi siano nominati dalla Camera di Stato. Si tratta dell'unico cambiamento di rilievo che l'esecutivo ha introdotto dopo che sia l'opposizione che le attuali agenzie avevano stracciato la prima proposta. Ciononostante, le stesse Agenzie e l'opposizione compatta continuano a rivendicare che l'accorpamento andrà a ledere l'autonomia nello svolgimento delle funzioni. Infine, benché sia stata motiva dalla razionalizzazione e la semplificazione, la creazione delle due nuove grandi Agenzie non porterà a evidenti risparmi o riduzioni dei tempi di esecuzione delle singole mansioni, anche i circa 500 dipendenti resteranno al loro posto, mentre il mandato degli attuali responsabili, una volta create le due nuove Agenzie, verrà a decadere.
Corrado Cimador