Ieri pomeriggio la seconda riunione del nuovo governo sloveno. Come nella prima, tenutasi già mercoledì sera subito dopo il giuramento alla Camera di Stato che ha confermato la compagine, una serie di nomine ed esoneri. Sostituiti diversi titolari delle direzioni generali dei ministeri, agli interni, difesa, esteri, istruzione, infrastruttura, ambiente.
Tutti i nuovi responsabili hanno l'incarico ad interim. Il governo ha proceduto anche a nominare i nuovi direttori non esecutivi della DUTB, la società per la gestione dei crediti deteriorati delle banche, la Bad Bank; sono Žiga Debeljak, Miha Resman, Diana Milivojević e Rok Marolt, ha spiegato ieri sera alla trasmissione “Tarča” su TV Slovenia il ministro delle finanze Klemen Boštjančič. Nomine concordate con il ministro dell'economia Matjaž Han. I precedenti direttori sono stati esonerati, Franci Matoz si era già dimesso dall'incarico e da quello di presidente del consiglio di amministrazione della DUTB. La ministra per la pubblica amministrazione, Sanja Ajanović Hovnik ha intanto annunciato l'avvio dei negoziati con i sindacati già questo mese. Il governo ha nominato il gruppo negoziale, che sarà guidato dalla stessa ministra, vice il segretario di stato al dicastero, Urban Kodrič, ne faranno parte anche i segretari di stato di altri ministeri. A fine maggio , lo ricordiamo, il gruppo negoziale di uno dei sindacati rappresentativi del pubblico impiego, quello guidato da Jakob Počivavšek, aveva trasmesso a Robert Golob una serie di richieste per regolamentare questioni ancora irrisolte riguardanti il sistema salariale nel comparto pubblico, sollecitando la ripresa del confronto e dicendo di attendersi dal nuovo governo un dialogo sociale più intenso, specifico e di sostanza. Infine, il ministero dell'Interno ha revocato il proprio consenso alle prime denunce inoltrate contro singoli per il risarcimento dei costi sostenuti dalla polizia per i raduni non autorizzati degli ultimi due anni. La nuova Capo dicastero, Tatjana Bobnar ha così seguito le posizioni dell'avvocatura dello stato, dell'ufficio ministeriale per gli affari giuridici e del difensore civico, l'ombudsman.
Alla fine dello scorso anno, su indicazione del ministero dell'Interno guidato da Aleš Hojs erano partite le prime denunce di questo tipo, nel frattempo però la Corte costituzionale aveva stabilito che i decreti del governo sulla limitazione della libertà di movimento e assembramento per prevenire la diffusione della pandemia di covid-19, non erano conformi alla Costituzione nella parte in cui vietavano le manifestazioni pubbliche, ovvero i raduni.
Delio Dessardo