A Lubiana oggi il 20esimo Gay Pride con la tradizionale parata lungo le vie cittadine della capitale. Nonostante siano passati 20 anni dalla prima marcia di protesta, considerata il Primo Gay pride in Slovenia, gli appartenenti della comunità LGBTIQ+ non possono tuttora considerarsi membri a tutti gli effetti della comunità, lo ha spiegato la Presidente dell'Associazione Pride Ljubljana, Simona Muršec. La manifestazione è nata in seguito ad uno spiacevole evento che risale al 2001, quando un addetto alla sicurezza ha espressamente vietato l'ingresso in un locale a due scrittori omosessuali, si trattava di Brane Mozetič e Jean Paul Daoust, ha spiegato la Muršec. Anche quest'anno il filo conduttore sarà la lotta alla cultura dell'odio che alimenta divisione e intolleranza. Durante i tanti eventi del festival che hanno avuto luogo a Lubiana già nel mese di giugno si è parlato della promozione dei diritti umani in generale e in particolare della comunità LGBTIQ+, delle pari opportunità e della libertà di scelta. Oggi invece oltre al tradizionale corteo che prenderà il via da Metelkova alle ore 17 facendo il giro delle principali vie del centro storico è previsto inoltre l'allestimento di diversi bazar nei quali le numerose organizzazioni avranno l'occasione di presentare il lavoro svolto e le attività future legate al tema della lotta alla discriminazione, stigmatizzazione e marginalizzazione sociale. Teja Zajc sempre del comitato organizzativo ha precisato che il corte si svolgerà nel rispetto delle misure anti coronavirus, precisamente a 10 gruppi composti da 50 persone.
Dionizij Botter