Dopo le dichiarazioni del premier sloveno Janez Janša, che ha affermato che non ci saranno corridoi umanitari per i profughi afghani, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli ha precisato: "La presidenza slovena non può parlare a nome dell'Unione europea sull'Afghanistan". Sassoli ha inoltre invitato Janša a discutere le proprie posizioni con le istituzioni europee.
In risposta alla dichiarazione di Sassoli, Janša ha sottolineato, ancora su Twitter, di essere un membro della Ue, che dovrà quindi decidere se accettare una nuova ondata migratoria. Il premier sloveno ha inoltre aggiunto che attualmente non c'è né consenso né una maggioranza qualificata sulle scelte da intraprendere, ma che si sta già esprimendo solidarietà agli afghani che hanno collaborato.
Dall'Italia arrivano anche le parole del presidente della Commissione esteri della Camera dei deputati, Piero Fassino, che afferma: "La dichiarazione del Premier sloveno Janša, secondo cui l'Unione europea non aprirà corridoi umanitari per esuli afghani non è stata discussa, né decisa in alcuna sede europea. E contraddice clamorosamente l'impegno umanitario assunto dai leader dei principali Paesi europei". Fassino ha poi aggiunto: "Chi detiene la presidenza di turno dell'Ue non ha titolo per annunciare decisioni senza aver consultato i Governi dell'Unione e la Commissione europea. Mi auguro che il presidente del Consiglio Europeo Michel richiami immediatamente il Premier sloveno ad attenersi rigorosamente ed esclusivamente alle sue titolarità".
(red)