Resta alto il numero dei nuovo casi, 1627, non è un eccezione neppure la fascia costieria dove sono stati registrati 44 casi a Capodistria, 10 Pirano, 9 a Isola e 1 a Ancarano. La regione statistica costiero carsica per lungo tempo con l'incidenza cumulativa più bassa da alcuni giorni è balzata in terzultima posizione prima del goriziano e Slovenia centrale con un'incidenza cumulativa di 734 contagi ogni 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni.
Nonostante l'epidemia non accenna a placarsi si fanno sempre più forti le pressioni delle associazioni economiche, camere di commercio e dell'artigianato anche internazionali consociate con quella slovena, a favore di un gradule allentamento delle misure che consentirebbe la riapertura di alcune attività commerciali, per dare ossigeno ad un comparto oramai al collasso. Le riaperture sono tema di un forte scontro all'interno della maggioranza, nelle prossime ore il Governo potrebbe varare nuove misure di contenimento del virus. Sarà una questione di compromessi, ha commentato il portavoce dell'esecutivo Jelko Kacin.
Da un lato il ministro della salute Tomaž Gantar che chiede il blocco totale delle attività economiche non essenziali per due settimane, le misure fin qui adottate non hanno dato risultati, è necessaria un ulteriore stretta, ha detto Gantar che starebbe considerando l'ipotesi dimissioni in caso il suo contrbuto alla causa si dimostrasse vano e inneficace. Dall'altra parte il ministro dell'economia Zdravko Počivalšek che sostiene invece la necessità di una graduale ripresa delle attività economiche, ma con un rigoroso rispetto dei provvedimenti già in vigore. Il ministro è stato chiaro: le misure fin qui adottate non hanno sortito alcun effetto perché la gente le ignora. Il quadro epidemiologico non è miglioranto a tal punto da pensare ad una parziale riapetrura ha detto l'infettivologa Bojana Beovič, a capo del gruppo di esperti anticovid, anzi sarebbe raccomandabile, ancora Beovič, diminuire ulteriormente i contatti nei prossimi giorni, magari usufruendo delle ferie nel periodo festivo per limitare al massimo i contatti nei luoghi di lavoro, principale fonte di contagio.
Mojca Matičič responsabile della Clinica per le malattie infettive del Centro clinico di Lubiana ha sottolineato l'importanza di vaccinarsi contro il coronavirus quando questo sarà disponibile. Il vaccino, sottoposto a rigidi controlli da parte dell'Agenzia europea del farmaco, sarà sicuro e aiuterà a fermare il virus in maniera efficace se il 65-70% della popolazione deciderà di sottoporsi alla somministrazione del farmaco. (ld)