Dobbiamo fermare in ogni modo il genocidio in corso nella Striscia di Gaza, anche boicottando i rapporti economici fra Bruxelles e Tel Aviv. E' questo l'appello che il Movimento per i diritti dei Palestinesi, insieme ad altre organizzazioni impegnate nel campo della difesa dei diritti umani e del commercio sostenibile, hanno voluto rivolgere al governo di Robert Golob.
l'accordo di associazione tra l'Unione europea e Israele vale 48 miliardi di euro all'anno, e il Vecchio Continente è il principale partner commerciale di Tel Aviv, che indirizza un quarto dei suoi beni e servizi verso l'Europa. Troppo secondo gli attivisti pro-Palestina, perché i 26 miliardi di euro di quell'export contribuiscono ad armare Israele e quindi ad alimentare il genocidio in corso a Gaza, dove ogni giorno si verificano sistematiche violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi occupati. Nada Pretnar, rappresentante del Movimento dei diritti dei Palestinesi, ha detto che tali violazioni contraddicono apertamente l'articolo 2 dell'accordo di associazione, che subordina la cooperazione al rispetto dei diritti umani e dei principi democratici come principi guida della politica interna ed estera. Inoltre, ha aggiunto Pretnar, la Slovenia andrebbe ad unirsi alle richieste già fatte da Spagna e Irlanda, e sottoscritto ieri da 250 deputati dei parlamenti nazionali ed europeo, dieci dei quali sloveni.
La speranza è che il tema entri in cima all'agenda del prossimo incontro a Bruxelles fra ministri degli Esteri, in programma il 27 gennaio, un mese prima
della riunione del Consiglio di associazione Ue-Israele.
Valerio Fabbri