I primi due esemplari arriveranno in Slovenia entro l'estate. A marzo, lo ricordiamo, il premier Robert Golob aveva già annunciato che il primo paio sarebbe stato consegnato entro il 2023, sottolineando l'importanza di questi velivoli per lo spegnimento di vasti roghi come quello devastante dello scorso anno sul Carso. A fine gennaio il governo aveva incluso l'acquisto degli aerei antincendio nel quadro del programma di sviluppo e il ministero della difesa aveva stimato in 21,6 milioni di euro il valore dell'investimento volto a garantire le capacità antincendio tramite mezzi aerei. Gli apparecchi saranno in dotazione all'ente nazionale per le operazioni di protezione civile e salvataggio, che provvederà a garantire adeguati equipaggi e le basi di riferimento dei velivoli. Sarà infatti necessario addestrare piloti e personale tecnico per la manutenzione. In questa prima fase si pensa di ricorrere ai potenziali offerti dalle forze armate. A proposito, il ministro della difesa, Marjan Šarec, ha annunciato che dopo la firma dell'odierno contratto inizierà l'addestramento e la riqualifica di un determinato numero di piloti. Sono 20 quelli che verranno stipendiati direttamente dal ministero.
I primi due aerei antincendio sono attesi per giugno, altri due il prossimo anno. Il governo prevede l'acquisto complessivo di sei velivoli, quindi altri due potrebbero arrivare nel 2025. Potranno venir utilizzati, in caso di necessità, per aiutare altri paesi dell'UE nello spegnimento di incendi. Per quanto riguarda le basi di riferimento, per quelle centrali si sta pensando all'aeroporto di Cerklje, nella Slovenia orientale, e a quello lubianese di Brnik. Nel periodo dell'anno a maggior rischio incendi verrebbero invece trasferiti in scali più vicini alle aree maggiormente a rischio, quindi Divaccia o Aidussina. I modelli acquistati dalla Slovenia, AT-802F fire boss, trasportano meno acqua dei Canadair, comunque più di tre mila litri, ma hanno il vantaggio di costare molto di meno e di poter fare rifornimento senza dover attingere dal mare, in quanto possono utilizzare l'acqua di laghi e fiumi e i serbatori essere riempiti anche a terra; inoltre possono atterrare sia su pista tradizionale sia sull'acqua. L'acquisto verra' cofinanziato dai fondi di coesione europei.
Delio Dessardo