L'intento del governo è quello di eliminare le carenze dell'attuale legge sull'assistenza a lungo termine, trasferendo determinate competenze ai centri per l'assistenza sociale e prorogando altre fino all'entrata in vigore di tutte le modifiche. Come spiegato dal Ministero per un futuro solidale, la proposta disciplina un graduale avvio dell'esercizio dei diritti all'assistenza a lungo termine. L'introduzione di questo tipo di assistenza è un vasto e importante progetto nazionale nel settore della previdenza sociale; la legge vigente ha fissato come termine il primo gennaio 2024. Un termine giudicato troppo breve per il passaggio al nuovo sistema, in quanto non consente la tempestiva attuazione delle attività per essere pronti e far funzionare a dovere l'intero impianto di assistenza. Definire una tempistica appropriata è fondamentale per tutte le parti interessate, in modo da garantire condizioni di lavoro, personale e soluzioni di supporto per l'implementazione dell'assistenza a lungo termine. Dato che la tempistica specificata dall'attuale legge non consente l'avvio rapido dell'attuazione dell'assistenza a lungo termine, è imperativo e urgente che sia determinato un periodo transitorio, precisano dal Ministero per un futuro solidale. Si tratta di un lavoro complesso, che richiede tempo e costi elevati e influisce sugli altri sistemi della sicurezza sociale, da qui la necessità di rinvenire soluzioni che non siano provvisorie o di breve durata.
Il governo ha definito pure il testo della proposta di modifiche alla legge sulla tutela sociale, con cui si stabiliscono tra l'altro le basi giuridiche per risolvere la problematica dei quadri impiegati in questo settore. I centri di assistenza avvertono da anni che il personale non aumenta, crescono invece la mansioni e le responsabilità, fanno sapere dal Ministero per il lavoro, la famiglia, gli affari sociali e le pari opportunità. Giovedì scorso il governo aveva avviato l'esame delle due proposte di legge, trasmettendole poi al Consiglio economico sociale, che avrebbe dovuto discuterne il giorno seguente. Venerdì era però mancato il quorum. Secondo l'attuale presidente del Consiglio economico sociale, Jakob Počivavšek, confermando i due documenti il governo ha violato le regole del gioco.
Delio Dessardo