Un incontro molto positivo quello tra i rappresentanti della Comunità nazionale italiana e le rappresentanti dei Centri sociali di Capodistria, Isola e Pirano e la direttrice generale del Centro per l'assistenza sociale del Litorale meridionale, Tjaša Rodman, a cui fanno capo. Gli enti riscontrano delle problematiche che riguardano l'applicazione del bilinguismo a partire dalla mancanza di formulari bilingui, ma non solo. Sono gli stessi utenti di nazionalità italiana che spesso preferiscono esprimersi in lingua slovena.
Katja Lena dell'Unità di Pirano e vicedirettrice generale del Centro per l'assistenza sociale del Litorale meridionale: "Parlando con le colleghe abbiamo riscontrato che abbiamo pochi casi in cui le persone vengono al Centro e richiedono i servizi in lingua italiana. ma ogni qual volta che vengono, noi cerchiamo sempre di assicurargli il procedimento in lingua italiana. Le persone che sono più competenti, che hanno maggior conoscenza della lingua italiana sono sempre presenti. Noi cerchiamo di andare incontro alle persone anche di sensibilizzare tutti i lavoratori che lavorano al centro."
La buona volontà e l'impegno non mancano, ma sono ancora tante le problematiche da risolvere. Il deputato al seggio specifico al Parlamento sloveno Felice Žiža:"La prima cosa da fare sarà organizzare in settembre una riunione presso il Ministero per la famiglia, il lavoro e gli affari sociali per capire chi ha l'obbligo di procurare e formare i moduli bilingui sia in forma cartacea sia in forma elettronica. Ci siamo accordati anche sul fatto di stimolare i nostri connazionali ad usare la loro lingua."
Questi incontri vanno organizzati in maniera ciclica, ogni due o tre mesi, ha detto Žiža anche per monitorare i progresso delle istituzioni pubbliche per quanto concerne l'applicazione del bilinguismo. In autunno altro importante appuntamento, l'approvazione del nuovo decreto sul bilinguismo. Il presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani: "In questo momento siamo nella fase finale, nel momento in cui vengono scritte le motivazioni. Appena queste saranno terminate verranno inviate alle quattro CAN Comunali con la richiesta di portarle nei Consigli comunali per l'approvazione finale del documento. Il decreto, unitario, varrà per tutti i comuni del territorio nazionalmente misto." (ld)