Il governo è stato informato riguardo la proposta recentemente elaborata dal Ministero della Cultura sull'aumento del canone RTV che è stata poi anche approvata. Dal primo gennaio quindi in Slovenia si attende un aumento del 10% del canone per la radiotelevisione pubblica.
"Abbiamo agito come fondatori responsabili, siamo consapevoli della situazione all'interno dell'istituzione stessa", ha detto il vicecapo del governo, responsabile per le comunicazioni, Matej Arčon. "Ultimo ma non meno importante", ha aggiunto, "questo contributo non è stato modificato negli ultimi 12 anni, nessun governo è stato in grado di gestirlo, e sappiamo quante cose sono cambiate in 12 anni. Siamo consapevoli che questo aumento non risolverà tutti i problemi", ha sottolineato ancora Arčon, "poiché molto dipende dall'organizzazione e dalla riabilitazione dell'istituzione stessa".
All'ordine del giorno dell’esecutivo, inoltre, i punti di partenza per la modifica alla legge su RTV Slovenia, che secondo il ministro della Cultura, Asta Vrečko, il governo esaminerà entro la fine dell'anno. Il finanziamento non è l'unico problema della RTV, ha affermato Vrečko, sono necessari anche cambiamenti organizzativi. Questi dovrebbero, tra l'altro, essere inclusi proprio nelle modifiche alla legge sulla Radiotelevisione pubblica.
Pronta la reazione di RTV Slovenia che ha salutato la decisione del governo. Mezzi finanziari aggiuntivi rappresentano un passo importante verso la stabilizzazione finanziaria e quindi verso l'ulteriore sviluppo dell'ente, scrive l'RTV, sottolineando comunque che sarà necessario fare ulteriori sforzi per garantire la stabilità finanziaria a lungo termine della Radiotelevisione pubblica.
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