In vigore l'uso della mascherina nei luoghi affollati all'aperto come mercati cittadini e centri storici, dove non è possibile mantenere una distanza di sicurezza di almeno 2 metri. Vige l'obbligo della mascherina anche in classe a partire dalla settima, anche per gli insegnanti, escluse le maestre d'asilo e - nel caso venga garantita la distanza di sicurezza - anche gli insegnati fino alla sesta classe e gli alunni delle scuole dell'obbligo e superiori non sono obbligati a coprire bocca e naso. Le nuove misure in vigore prevedono pure l'orario ridotto di apertura di bar e ristoranti: potranno rimanere aperti tra le 6 e le 22 e 30. Obbligatoria poi la misurazione della febbre ai dipendenti all'ingresso in azienda. Restano contrastanti le opinioni tra i diretti interessati e la gente comune. "Le misure vanno bene, se ci sono tante persone in un posto, anche se si tratta di un mercato all’aperto va bene indossare le mascherine"; ci ha spiegato un signore a sostegno dei nuovi provvedimenti.
"Mi sembra insensato", ci ha detto invece un’altra persona, sostenendo che sono i singoli a dover essere in grado di gestire questa situazione. "Siamo ormai tutti come degli automi che girano con il terrore di guardarsi negli occhi e di conseguenza il livello di corresponsabilità cala".
"Non so cosà dire", ci ha spiegato una delle poche venditrici al mercato ortofrutticolo di Capodistria. "Molte sono tuttora le persone che non indossano la mascherina e non è una cosa responsabile, molte persone stanno veramente male a causa del virus, io rispetto le indicazioni",ci ha spiegato.
"Dove lavoro adesso l’orario di chiusura in condizioni normali è fino a mezzanotte", ci ha spiegato con rammarico, il gestore di un noto locale nei pressi dello stadio Bonifica di Capodistria. "Queste nuove misure non ci stanno bene. Mi chiedo dove sia la differenza tenere un locale aperto fino alle 22 e 30 oppure fino alle 24 o alle due di notte. Dobbiamo chiudere prima, non ci sono più persone, sono tutti terrorizzati; le persone in giro sono veramente poche", spiega sempre la cameriera del locale.
Dionizij Botter