Sempre più in bilico la posizione di Ferenc Horváth come deputato della Camera di Stato e presidente della CAN ungherese. Dopo che 5 anni fa l'Ufficio nazionale anticorruzione stabilì l' incompatibilità e il conflitto d'interesse tra le due funzioni pubbliche, Horvath, al contrario del deputato della minoranza italiana Felice Žiža che decise di dimettersi dagli incarichi di vertice in seno alla CAN di Isola, il parlamentare ungherese volle proseguire la sua battaglia - che lui stesso definì- in difesa dei diritti delle minoranze, ricorrendo alle vie legali. Già lo scorso anno la Corte Suprema rigettò il ricorso di Horváth alla prima sentenza del Tribunale amministrativo, adesso riconfermata anche in seconda istanza. La sentenza del Tribunale amministrativo, che definisce corrette le conclusioni dell'Ufficio anticorruzione, è definitiva.
Recentemente la deputata del Movimento libertà Janja Sluga ha proposto di emendare la Legge sui parlamentari per fare in modo che la carica di deputato e quella di presidente della Comunità autogestita della nazionalità sia compatibile. La Corte ha commentato anche questa iniziativa legislativa, esprimendo parere negativo. Contraria alle modifiche di legge anche la Commissione anti corruzione secondo cui una simile decisione porterebbe ad un ulteriore differenziazione al posto di uniformare la questione. Prima della sentenza del Tribunale amministrativo, Attila Kovács, una voce critica della minoranza ungherese, aveva inviato alla Camera di Stato un sollecito a constatare se sussistevano i motivi per sollevare dall'incarico Horváth come deputato dopo che questi è diventato consigliere nel Comitato RTV Slovenia per i programmi radio e tv ungheresi. (ld)