La commissione per gli affari interni, la pubblica amministrazione e l'autogoverno locale della Camera di Stato ha approvato oggi, con 13 voti favorevoli e uno contrario, la proposta di modifica della legge sull'autogoverno locale, presentata da un gruppo di deputati, con la prima firmataria Jelka Godec (SDS). Con essa si intende regolare la questione della incompatibilità delle funzioni anche per i membri delle minoranze che ricoprono ruoli di amministratori comunali.
La proposta di modifica alla legge sui deputati, approvata nell'ottobre scorso, ha l'obiettivo di rendere compatibile la funzione di deputato della comunità nazionale con l'appartenenza e le attività di gestione, supervisione o rappresentanza nelle comunità autogestite (CAN) sia a livello comunale che centrale. Con l'emendamento alla legge sull'autogoverno locale, si vuole regolamentare l'incompatibilità tra le funzioni a livello comunale e l'appartenenza al consiglio della CAN. Secondo Anton Šturbej (SDS), uno dei proponenti, le funzioni di sindaco, vicesindaco e consigliere comunale sarebbero compatibili con l'appartenenza al consiglio delle CAN, ma non lo sarebbero quelle di presidente o vicepresidente. La proposta stabilisce che i consiglieri comunali che rappresentano la comunità nazionale italiana o ungherese possano continuare a svolgere attività nelle comunità autogestite, sia a livello comunale che centrale. Il Servizio parlamentare legale ritiene che le modifiche siano in linea con la legislazione esistente e che garantiscano i diritti costituzionali dei membri delle comunità italiane e ungheresi. La Commissione per la prevenzione della corruzione ha però sottolineato la frammentazione delle normative sulle incompatibilità e la disparità di trattamento tra i consiglieri comunali delle comunità nazionali e gli altri amministratori. La KPK ha anche osservato che la proposta potrebbe creare una disparità di trattamento limitando la compatibilità dei consiglieri comunali rappresentanti delle comunità nazionali con altre funzioni. La questione del conflitto di interesse è emersa in relazione alla possibilità che una persona ricopra contemporaneamente il ruolo di consigliere comunale e presidente di un organo di gestione di una comunità autogestita.
La proposta di modifica della legge è stata firmata dai deputati SDS, da Janja Sluga (Svoboda/Movimento Libertà), da Felice Ziza deputato della comunità nazionale italiana e da Ferenc Horvath deputato della comunità nazionale ungherese, che però ha successivamente ritirato la sua firma. Il consiglio della comunità ungherese del Pomurje ha suggerito di estendere la regolamentazione anche ai membri non eletti come rappresentanti delle comunità italiane o ungheresi. Il comune di Lendava e la commissione del Consiglio di Stato per l'autogoverno locale e lo sviluppo regionale hanno sostenuto la proposta. Il disegno di legge è stato approvato con 13 voti favorevoli, mentre Milan Jakopovič di Levica - Sinistra ha votato contro, criticando la proposta che, a suo parere, favorirà la concentrazione del potere nelle mani di pochi.
Corrado Cimador